Nucleare: Ue, fumata nera su stress test, nessun accordo

16 Maggio 2011

Discussione continuerà il 19 e 20 Maggio a Praga

Nessun accordo sui criteri e le modalita’ degli stress test per i 143 impianti nucleari europei: gli esperti delle 27 autorita’ nazionali responsabili della sicurezza nucleare, riuniti a Bruxelles, ”hanno fatto progressi, ma non hanno raggiunto – ha riferito la Commissione Ue – nessuna decisione finale”. Il commissario Ue all’energia Gunter Oettinger ha deciso di riconvocare una nuova riunione del gruppo Ensreg il 19 e il 20 maggio a Praga.

La discussione tra i 27 stati membri – precisa la Commissione Ue – ”proseguira’ anche a livello tecnico”.

L’allungamento dei tempi non preoccupa piu’ di tanto Oettinger: ”il contenuto e’ piu’ importante della tabella di
marcia. L’opinione pubblica si aspetta stress test credibili per coprire una vasta gamma di rischi e di questioni di sicurezza. Ed e’ su questo che stiamo lavorando”, ha dichiarato il commissario tedesco, determinato a non mettere la sua firma sotto test di resistenza che non siano adeguati alle problematiche sollevate dal disastro nucleare giapponese.
In particolare, Oettinger ritiene che le 143 centrali nucleari europee debbano essere messe alla prova anche per far
fronte a rischi di attacchi terroristici, incluso l’eventualita’ di aerei kamikaze, sull’esempio dell’attacco alle Torri gemelle
dell’11 settembre 2001 a New York.

Oltre al rischio terrorista, il commissario chiede che i test di resistenza tengano conto anche dei rischi del fattore umano, delle catastrofi naturali e dell’eventualita’ di incidenti. Ma la determinazione del commissario si scontra con le
resistenze di molti paesi. La Francia, che ospita ben 55 centrali nucleari sul proprio territorio, e’ contraria in
particolare ad includere nei test gli attacchi aerei e terroristici.  I rischi dovuti ad attacchi terroristici e alla
possibile caduta (anche accidentale) di aerei su un reattore sono gia’ stati tenuti in conto da Bruxelles, a partire dall’11
settembre 2001, in tutti i casi di approvazione e finanziamento per nuove centrali nucleari.
Il loro inserimento negli standard comuni terrebbe quindi conto di una prassi gia’ seguita, ma si scontra con problemi
relativi alla sicurezza nazionale di ciascun stato membro.  Il vertice Ue del marzo scorso, che ha lanciato gli stress
test, non ha fissato una scadenza precisa per la loro attuazione. L’ambizione pero’ e’ di riuscire a raggiungere
l’accordo tra i 27 al Consiglio dei ministri dell’Energia, il 10 giugno prossimo a Lussemburgo.

 

Fonte: Ansa