L’ECO POD

18 Aprile 2012

Eco Pod by Howeler e Yoon ArchitectureLeggere la newsletter di Architettura e Design è uno dei piaceri della vita. C’è sempre una nuova idea, geniale, sostenibile, utile da scoprire e di cui stupirsi…l’unico dubbio è la reperibilità dell’eventuale prodotto e il costo. La prima idea che vi segnalo arriva da Boston e si colloca nel campo delle energie alternative. Si chiamano Eco Pod e sono nuovi ed innovativi metodi di produzione di energia derivante da biocombustibile. Si tratta di strutture verticali temporanee pronte ad abbellire la città e produrre energia alternativa, pulita e rinnovabile, che interviene sui vecchi edifici, ormai abbandonati. Nell’attesa di un eventuale recupero, questi edifici diventano dei veri e propri supporti verticali per bioreattori di micro-alghe pronti a produrre energia per la città. In questo modo le strutture, da ruderi abbandonati, si trasformano in edifici ad alto impatto visivo ricoperti da capsule multiple (prefabbricate) fonte di bio-combustibili che, nel caso delle micro-alghe è pari a 30 volte di più per acro rispetto ai tradizionali bio-combustibili. In più, diversamente da altri biocombustibili, le micro alghe crescono su qualsiasi tipo di supporto, anche su superfici verticali e, durante la fotosintesi, trasformano l’anidride carbonica in ossigeno. Tutta la struttura portante, inoltre,  è stata progettata per spostare agevolmente le varie capsule grazie a particolari bracci meccanici (azionati con la stessa energia prodotta dalle  micro-alghe) per massimizzare la crescita delle alghe e quindi il rendimento. Leggi l’articolo intero qui.