A Parigi, le sanisette: toilettes attente all’ambiente

17 Settembre 2012

Se, camminando lungo un boulevard parigino vi troverete di fronte a un modello mai visto prima di toilette, dalla forma che ricorda un tronco d’albero e degli echi di art déco nei motivi dell’entrata, non dovete stupirvi. Si tratta di una delle 400 sanisettes, le nuove creature del designer francese Patrick Jouin.
Con quest’ultima delle sue creazioni, la sanisette-letteralmente ”servizio igienico autopulente”– Jouin, noto ai più per aver disegnato la popolare bicicletta Vélib, vuole abbattere l’opinione comune dei servizi pubblici, generalmente considerati sporchi, angusti, bui e maleodoranti.
A dirlo un sondaggio condotto da un team di studiosi su un campione di persone per rilevare gli aspetti che creano diffidenza verso i bagni pubblici. Le più riluttanti, dichiara lo studio, restano le donne. Da questi dati e dalla necessità di servizi di una città affollata di turisti come Parigi, si è mosso Jouin, il quale ha dichiarato di essersi liberamente ispirato allo stile di Hector Guimard, principale esponente dell’Art Nouveau in Francia. La maggior parte delle persone diffida dei bagni pubblici.
Nel design esterno, il risultato di tale ispirazione è visibile nella struttura ricurva nella parte superiore, con un tetto leggermente spiovente e ad arco, concepito per fornire un riparo per le persone in attesa fuori sotto la pioggia.
Per quanto riguarda gli interni, il designer ha tenuto in alta considerazione le osservazioni riportate dal campione intervistato, rendendo la cabina più spaziosa rispetto al precedente modello, e più luminosa, grazie a un lucernario che, coprendo tutta la superficie del tetto, consente inoltre un’illuminazione naturale. Le nuove sanisettes possono, infatti, dirsi all’avanguardia anche per quanto riguarda la questione ambientale: costruite in acciaio, cemento ed alluminio, tutti materiali riciclabili, i nuovi bagni utilizzano l’acqua piovana, conseguendo un risparmio idrico del 30% di acqua utilizzata.
Il lucernario che svolge da illuminazione in orario diurno, è sostituito durante la notte da un sistema di luci a basso consumo energetico che si attiva automaticamente e che, grazie a un sensore di movimento, si spegne quando all’interno non c’è nessuno. Autopulenti e più numerose rispetto a prima, le sanisettes declinate in chiave sostenibile sono tutte rigorosamente accessibili ai disabili e non dimenticano le esigenze delle mamme, le quali potranno estrarre un piano di ricambio per i propri bébé. E già si parla di esportarle anche fuori dalla capitale francese.

Fonte: Casa&Clima