La scheggia di Renzo Piano: il grattacielo senza parcheggi

21 Settembre 2012

Incompleta, comincia a svettare nella skyline di Londra, ma quando sarà terminata è destinata a diventare la torre più alta d’Europa. Eppure il grattacielo griffato da Renzo Piano in corso di costruzione non distante dal London Bridge non piace a tutti. Anzi tra i suoi più fieri oppositori c’è il principe Carlo.
Il Shard London Bridge, o anche Shard of glass sarà come un’enorme scheggia di vetro e acciaio non distante dal Ponte di Londra. Con i suoi 87 piani fa parte di una riqualificazione che prevede la risistemazione della piazza antistante, del ponte e dell’ingresso diretto alla vicina metropolitana per un’operazione valutata oltre 2 miliardi di euro.
The Shard sarà alto 310 metri e al suo interno ospiterà un albergo 5 stelle, uffici per 7mila impiegati e soprattutto negli ultimi piani appartamenti di lusso da 12 milioni di euro l’uno. In cima 4 livelli tutti vetrati per un panorama d’eccezione. Attenzione ai consumi energetici, soluzioni tecnologiche innovative e quasi totale assenza di parcheggi caratterizzano gli aspetti più tecnici. L’intera riqualificazione verrà completata entro maggio 2012 in tempo per le Olimpiadi che catalizzeranno le attenzioni mondiali sulla capitale del Regno Unito.
La città dove fervono i lavori si presenterà all’appuntamento con un look completamente rinnovato, interi quartieri ricostruiti e nuove strutture sportive, su cui hanno messo la firma alcuni degli architetti più importanti del Mondo. Ma il progetto che fa più discutere è quello dell’archystar genovese. Se infatti il sindaco di Londra, Boris Johnson ha definito The Shard un esempio del superamento della crisi economica da parte di Londra, il principe Carlo ha parlato di “un’enorme saliera” criticando apertamente la sua forma.
Due dei principali giornali londinesi stanno cavalcando la polemica: il Financial Times e il Daily Telegraph hanno dedicato intere pagine al nuovo edificio ben prima che sia finito. Molti cittadini ritengono che il disegno sia fuori posto, perché mal si amalgama con il resto delle costruzioni sul lungo fiume. Il destino della nuova torre insomma sembra essere lo stesso del grattacielo firmato da Norman Foster a forma di enorme pallottola oppure – come è stato soprannominato – di cetriolo, “the Gherkin”. Una struttura che ormai è diventata emblematica della nuova Londra e non manca di essere visitata dai turisti e rappresentata in film e fiction.

Fonte: BlitzQuotidiano