Rapporto annuale Ambiente Italia 2011. Italia vittima del consumo del suolo

5 Ottobre 2012

Il Rapporto Annuale Ambiente Italia 2011 di Legambiente, elaborato dall’Istituto di Ricerche Ambiente Italia e presentato lo scorso 4 marzo a Roma, restituisce la fotografia di un’Italia in cui emerge in maniera allarmante l’incontrollabilità dell’urbanizzazione dovuta alla mancanza di strategie urbane.
In particolare, la crescita spontanea delle periferie è una delle cause che hanno determinato un’urbanizzazione che, ad oggi, ha assorbito circa 2.350.000 ettari di terreno – la stessa superficie di Molise e Puglia messe insieme. Le Regioni maggiormente colpite dal fenomeno del consumo del suolo sono la Lombardia – 14% di aree artificiali rispetto alla superficie complessiva – il Veneto e la Campania – rispettivamente con l’11% ed il 10,7% – seguite da Lazio ed Emilia Romagna col 9%.
L’aspetto che più colpisce è che il consumo di circa 500 km quadrati l’anno di territorio rurale è direttamente proporzionale alla presenza di case sfitte nelle nostre principali città: si calcola infatti che, a fronte di circa 4 milioni di case realizzate negli ultimi 15 anni, almeno un milione sono rimaste vuote poiché all’incirca 200.000 famiglie non ne posseggono una. Questo fenomeno paradossale colpisce principalmente i grandi centri urbani quali Roma – con 245.142 case vuote – Cosenza, Palermo, Torino. Naturalmente questa urbanizzazione così aggressiva va a discapito della salubrità delle nostre città, sempre più inquinate e congestionate e nessuno dei piani di intervento mostra interesse al recupero ecosostenibile di aree all’interno dei centri abitati, favorendo così speculazioni immobiliari e finanziarie e conseguente crescita dell’economia sempre più lenta: l’Italia, quindi, si candida ad essere l’unico paese dell’Unione Europea a non riuscire a raggiungere gli obiettivi di Kyoto 2020: la riduzione del 20% sulle emissioni del 1990. Per approfondire gli argomenti trattati vi rimandiamo al sito ufficiale di Legambiente.

Fonte: ArchitetturaEcosostenibile