Banca Popolare di Padova: etica e sostenibile

20 Dicembre 2012

Pensare una nuova sede per Banca Popolare Etica di Padova è stata un’occasione importante per dare un volto concreto alla propria immagine e ai propri valori. Il progetto è partito dai principi intangibili della propria identità aziendale quali l’economia etica, la trasparenza, l’informazione, la sensibilità ai grandi problemi globali, il rispetto per l’altro e per l’ambiente: valori propri di un modello di sviluppo umano e sociale sostenibile.

L’idea era quella di realizzare un edificio che trasmettesse immediatamente gli stessi concetti. Ne è nato un edificio efficace da un punto di vista estetico, ispirato ai più rigorosi criteri dell’architettura bioecologica, molto “intelligente” sotto il profilo dei consumi energetici, delle emissioni nocive e dell’impatto sociale.

Il progetto ha seguito ed applicato in forma sperimentale l’innovativo protocollo di certificazioneANAB (Associazione Nazionale Architettura Bioecologica) SB100 e rispetta i parametri della certificazione Casa Clima Plus, rientrando nella classe B, per consumi inferiori ai 50 kWh/m2/anno.

Questi interventi hanno prodotto dei risultati dirisparmio energetico molto consistenti nellamanutenzione dell’edificio: 41% per la produzione di calore; 31% per il condizionamento estivo; 73% per la produzione di C02 e 150.000 litri di acqua potabile in meno.

Tutto questo è stato possibile grazie allacombinazione di accorgimenti progettuali di ultima generazione tecnologica di natura molto diversa, messi insieme tra loro, e soprattutto grazie a una strategia di progetto che ha coinvolto fin dall’inizio tutti i soggetti sociali interessati dall’intervento, secondo un principio di integrazione dei contributi che è proprio del concetto di economia etica.

Il progetto ha seguito i principi fondamentali dellaprogettazione condivisa e partecipata. Sono stati coinvolti i progettisti, i tecnici, i responsabili interni del procedimento, ma soprattutto i soci e tutti coloro che nella nuova sede poi avrebbero operato. Proprio nel corso dei laboratori è emerso con assoluta evidenza che il materiale che suscitava maggiore consenso era il legno, interpretato come un elemento in cui i più si riconoscevano e identificavano.
La scelta del sito è stata motivata dalla vicinanza alla Stazione Ferroviaria, per la possibilità quindi di ridurre l’uso di mezzi privati per gli spostamenti; dalla disponibilità di spazi aperti e verdi, dal valore architettonico degli edifici preesistenti, per recuperare i due manufatti nell’ambito di una rivalutazione dell’edilizia storicista di qualità presente nella zona di via Tommaseo. La strategia d’intervento dimostra la volontà di innescare un processo di riqualificazione di un’area urbana in stato di degrado: a tal fine è stata realizzata una nuova viabilità pubblica pedonale alternativa al percorso verso il centro della città, che eserciti la funzione necessaria di servizio pur mantenendo la priorità di intervento a basso impatto ambientale.
Uno degli obiettivi del progetto della nuova sede di Banca Etica di Padova è stato quello di porre particolare attenzione alla massimizzazione del risparmio energetico e, in seconda battuta, a privilegiare le fonti energetiche rinnovabili per la produzione di energia termica ed elettrica.
Il contenimento dei consumi è stato ottenuto grazie a:
  • ottimizzazione dell’isolamento termico delle strutture perimetrali;
  • inserimento, ove necessario, di superfici vetrate ad alte prestazioni “basso-emissive” e di opportunischermi solari per la stagione estiva;
  • realizzazione di coperture innovative (tetti ventilati per le strutture esistenti, tetti verdi per la coperturadella nuova struttura di collegamento);
  • utilizzo di impianti e macchine ad alta efficienza (caldaie e gruppi frigoriferi ad alta efficienza, controllo con inverter di pompe di calore e ventilatori, minimizzazione delle perdite di carico nelle tubazioni, sistema di riscaldamento con pannelli radianti a soffitto con possibilità di effettuare anche il raffrescamento estivo);
  • impianto di ventilazione ad aria primaria per garantire il ricambio d’aria, con trattamento in apposita C.T.A. dotata di sistemi per il recupero energetico sull’aria espulsa gruppo frigorifero ad alta efficienza con recupero termico sul condensatore;
  • sistemi di contabilizzazione e regolazione del calore per i diversi locali;
  • impianto a tecnologia BUS, con cui è possibile gestire da un unico punto (es. da un computer) il controllo e regolazione dell’assorbimento e della produzione di energia elettrica, il controllo e regolazione del microclima, il controllo dei guasti di qualsiasi origine, il controllo degli accessi, fino alle comunicazioni dei telefoni, citofoni e TV. In questo modo sarà facilmente reso disponibile anche al cliente di Banca Popolare Etica un quadro chiaro dei consumi e della produzione energetica della sede, istante per istante;
  • per l’energia termica si è provveduto a utilizzare combustibile legnoso (pellet), mentre per quanto riguarda l’energia elettrica si è valutato opportuno impiegare energia solare mediante pannelli fotovoltaici. Va inoltre sottolineato che Banca Etica ha attualmente un contratto di fornitura di energia elettrica con un fornitore in grado di garantire che l’energia elettrica consumata è prodotta al 100% da fonti rinnovabili. Si può quindi ritenere che le emissioni di CO2 complessive della nuova sede di Banca Etica siano effettivamente azzerate.
Scopo fondamentale del progetto è la qualità degli ambienti interni dell’edificio: sia per il comfort fisico (aria, illuminazione, temperatura e umidità locale), sia per il benessere psicologico, perseguendo l’obiettivo di creare spazi domestici (nei colori, nell’arredo, nella relazione con il verde esterno). L’intero complesso è stato studiato per garantire l‘accessibilità di ogni utente, senza barriere fisiche o psicologiche, secondo i principi del “forum progetto uomo” e i parametri del protocollo Tecnothon “un bagno per tutti”.
La scelta dei materiali è stata effettuata nel rispetto delle norme ISO14000, dei principi della Life Cycle Assessment e della valutazione di impatto ambientale: per tanto sono stati privilegiati i materiali bioecologici, riciclabili e a basso consumo energetico.

In particolare, la nuova costruzione è stata impostata sul più ampio utilizzo del legno sia per la struttura che per i tamponamenti; tutti i pavimenti, inoltre, sono realizzati in parquet di legno certificato Fsc.

L’intero processo di progettazione e di costruzione ha rispettato il principio di controllo dell’impatto ambientale anche nell’utilizzo della risorsa primaria acqua. È stato predisposto, ad esempio, un sistema di recupero, trattamento e riutilizzo delle acque meteoriche, destinate ai servizi igienici e all’irrigazione. Intervento questo che garantisce in maniera definitiva e tangibile il beneficio della complessa scelta progettuale effettuata.