Il bagno in 3D

19 Marzo 2014

picture-32894-column

I software sono strumenti fondamentali per la progettazione di un ambiente e per la sua presentazione al cliente. Un’opportunità preziosa anche per chi si occupa della progettazione di un ambiente bagno.

I rendering tridimensionali, cioè le immagini foto realistiche che vengono create al computer utilizzando una scena 3D, si stanno diffondendo in ogni settore progettuale.
La possibilità di poter ricreare qualsiasi ambiente e ogni particolare ne fanno uno strumento che, in questi ultimi anni, è diventato un metodo di presentazione delle idee sempre più fondamentale.
L’uso di questo tipo di immagini può dividersi, in linea generale, in due situazioni: nella prima, il progettista usa i rendering per far capire al proprio cliente le idee progettuali, dando la possibilità di valutare con precisione spazi, ingombri, finiture; nella seconda situazione, invece, si trovano le aziende produttrici che creano i propri cataloghi con immagini tridimensionali, ormai indistinguibili dalle fotografie e dai costi notevolmente più contenuti.
Nel mondo dell’arredobagno, queste due situazioni sono sempre più diffuse. Per illustrare con precisione e dovizia di particolari le proprie idee al cliente, negli ultimi anni alcuni studi di arredobagno e alcune aziende produttrici hanno affiancato al proprio sistema di progettazione, o all’ufficio grafica, anche software capaci di creare rendering fotorealistici, tramite i quali pre-visualizzare al computer il progetto finito.
Di questi software, Autodesk 3ds Max è sicuramente quello più diffuso. In Autodesk 3ds Max è possibile modellare e creare ogni oggetto presente nell’ambiente, dai sanitari agli elementi di arredo, dagli elettrodomestici agli apparecchi illuminanti.
Una volta ricreato l’ambiente, viene studiata l’illuminazione che, naturale o artificiale, permette di ricostruire la situazione reale, grazie anche al fatto di poter utilizzare veri diagrammi fotometrici, con i quali vengono usati i dati tecnici di illuminazione (intensità in Candele, Lumen o Lux, colore in gradi Kelvin) per simulare apparecchi illuminanti.
Usando il sistema di illuminazione di Autodesk 3ds Max, inoltre, è possibile «giocare con la luce», donando ai rendering tridimensionali la stessa emozione e la stessa artisticità di fotografi e professionali.
Il sistema di gestione dei materiali del software permette di ricreare qualsiasi fi nitura esista nel mondo reale, indistinguibile da una fotografi a.
È possibile creare materiali opachi, lucidi, satinati, cromati che nell’arredobagno vengono usati per simulare pavimentazioni, rivestimenti, ceramiche, rubinetteria e tutto ciò che serve.
Le capacità «fotografiche» del programma vengono enfatizzate da alcune funzioni speciali in grado di simulare effetti avanzati quali la profondità di campo, che dona all’immagine finale un aspetto decisamente più accattivante.
Infine, con Autodesk 3ds Max è possibile creare anche animazioni e filmati, che permettono al progettista, o all’azienda, di creare vere e proprie presentazioni multimediali.
Concludendo, il software rappresenta una soluzione completa per la creazione di rendering foto realistici, che permettono di acquisire il cliente, conquistandolo e meravigliandolo.
Fonte: Edilizia News