Doveva essere un “progetto di sviluppo integrato del turismo”, per il quale nel 1983 la Regione Puglia si aggiudicò 40 miliardi di finanziamenti dallo Stato e dalla Cee, spendendone altri 4 nel 1994 per arredare il complesso faraonico destinato ad accogliere un albergo da 370 posti. Da lì una lunga storia di sciacallaggio, abbandono, denunce e richieste di demolizione per un ecomostro costruito in una zona sottoposta a vincolo idrogeologico, paesaggistico e forestale.
Fonte: http://ambiente.liquida.it/