È stato inaugurato lo scorso 10 dicembre il nuovo Business Center della casa farmaceutica Actelion ad Allschwil, in Svizzera. Il progetto porta la firma degli svizzeri Herzog & de Meuron. Il futuristico concept architettonico è rappresentativo dell’attività della Actelion orientata al futuro. L’edificio combina funzionalità e creatività, offrendo ai dipendenti un ambiente di lavoro stimolante e che favorisca la comunicazione.
Il concetto architettonico si ispira al tema di fondo della comunicazione. La costruzione angolare, aperta, in acciaio è costituita da supporti sovrapposti gli uni agli altri. Ogni piano è organizzato in modo diverso. Questo principio fondamentale si basa su una rigorosa regolarità: nei quattro punti d’angolo, dove le “travi degli uffici” si incontrano, vi sono le zone centrali attraverso le quali è previsto l’accesso a tutto l’edificio. Qui, ascensori e scale collegano fra loro i vari piani dando luogo a zone di comunicazione naturale, dove si intersecano i percorsi degli impiegati. In queste zone ci sono le cucine, le sale riunioni, le aule per i corsi e zone conversazione che invitano le persone a sedersi e scambiare idee. Le facciate in vetro permettono la comunicazione attraverso il contatto visivo e sottolineano la trasparenza, sia verso l’interno che verso l’esterno, così come verso l’alto e verso il basso.
Per garantire che questa “apertura” sia coerente in ogni parte dell’edificio, tutti gli impianti sono stati installati a pavimento e a soffitto e si è deciso di evitare condotte e tubazioni a parete.
La struttura portante dell’edificio è costituita da quasi 4 chilometri di telai in acciaio. Complessivamente sono state lavorate circa 2.500 tonnellate di acciaio. Le barre che compongono l’armatura sono rettilinee, a forma di K o di X, a seconda delle esigenze statiche. Per ragioni di sicurezza antincendio, la costruzione d’acciaio è stata intonacata e dipinta di bianco e in tal modo, gli elementi caratteristici in acciaio, sottolineano la chiara identità visiva dell’edificio.
Il verde è stato curato dal landscape designer Tita Giese che utilizza all’interno dell’edificio tappeti di felci, edera, palme e Anthurias confondendo i confini tra interno ed esterno. Nelle zone più soleggiate sui tetti è stata piantata l’erba della prateria, che cambia nel corso delle stagioni, dal verde chiaro al rosso scuro, mantenendo quest’ultima tonalità per tutto l’inverno. Le altre coperture sono state ricoperte con piante che crescono a seconda delle condizioni climatiche alternate a zone di ghiaia.
Il concept energetico dell’edificio si basa sull’uso combinato di elettricità, gas naturale ed energie rinnovabili sotto forma di energia solare. L’obiettivo è di soddisfare la domanda di riscaldamento e di raffrescamento in un modo che si conservino le risorse e che sia in larga misura carbon neutral. Gli elementi essenziali sono:
• tripli vetri alle finestre degli uffici che offrono un alto grado di isolamento. Tra i due vetri più esterni vi sono di feritoie per la protezione solare che si adattano automaticamente in funzione della posizione del sole, ma che possono anche essere controllate manualmente dal personale. Le facciate in vetro sono state progettate in modo tale che le superfici esposte ai piani superiori siano inclinate verso il basso e le superfici ombreggiate ai piani inferiori lo siano verso l’alto, al fine di ridurre l’irraggiamento;
• celle fotovoltaiche di supporto alla tecnologia per la produzione di energia;
• thermal activation of the solid ceilings;
• distribuzione di calore controllabile in ogni singolo ufficio.
Fonte: Archiportale