Il grattacielo rappresenta il simbolo del cambiamento? A confermare questa tendenza sono lo studio di Housing Evolution (Makno) e lo scenario socio culturale 3SC (Gpf), che hanno valutato su un campione di 1000 persone l’impatto del progetto Porta Nuova di Milano. I milanesi potevano esprimere il loro parere attraverso una scala di preferenze da 1 a 10 e il risultato è stato di 8.3, dunque un giudizio molto positivo. Secondo quanto dichiarato al Sole 24 Ore dal presidente Gpf, Monica Fabris, monitorando gli stili di vita dei cittadini, è emersa una grande attenzione all’innovazione cittadina e una rivalutazione della città nei confronti della campagna. Dalle analisi qualitative è emerso che il cittadino rinuncia ai benefici della campagna in cambio di un vantaggio reale rispetto alla stessa scelta di una città medio-piccola. Inoltre, è stato manifestato un interesse per i simboli di Milano, fra cui si evidenziano ricorrenze in crescita proprio per il grattacielo.
L’idea di sviluppo cittadino sta cambiando e si sta modificando anche l’aspettativa di evoluzione della città: non più estesa, ma in verticale.
Siamo passati dal panico effetto Pirellone a rilevare la frustrazione dei milanesi per non avere dei veri e propri grattacieli – sottolinea Fabris al Sole24Ore – avvertito come senso di inferiorità per non avere dei veri giganti rispetto alle altre capitali europee e alle città americane. È come se i milanesi ne sentissero la mancanza. Milano è percepita come capitale economica, città industriale e post industriale, della comunicazione, internazionale, ma non dei grattacieli. Il trend di globalizzazione, nel senso di adeguamento alle altre città, è in continua crescita. Tanto più che per la grossa percentuale di milanesi che viene da fuori a fare d’attrazione oltre alla leva del lavoro è il senso di appartenenza a una capitale europea che ha nel grattacielo il simbolo che la rende la meno provinciale delle città italiane. Per quanto riguarda l’Expo abbiamo avvertito la grande delusione dei cittadini per non poter capire a cosa vada incontro la città. I milanesi percepiscono solo lo sviluppo di immobili, ma chiedono di essere più consapevoli e informati sul progetto. Un progetto che li renda protagonisti.
Fonte: Casa&Clima