MENTRE AMAZON mette a punto la sua strategia di abbonamento agli eBook, con il servizio Kindle Unlimited già avviato negli Stati Uniti, un nutrito gruppo di piccoli editori italiani vara un’iniziativa molto simile: Bookstreams. È certamente azzardato mettere a confronto un gigante come Amazon con le 29 formichine che hanno dato vita allo store online ma, talvolta, anche le formiche nel loro piccolo s’incazzano. Intanto, come orgogliosamente sottolineano i promotori, Bookstreams è “una vera e propria libreria di selezione. Le proposte messe in evidenza nella vetrina virtuale, infatti, non sono generate automaticamente da algoritmi, ma dall’esperienza di librai”.
Bookstreams si ispira a quanto è accaduto nel mondo della musica: Spotify, Deezer, Google Play Music, Rdio, eccetera. Libri come brani musicali? Quel che oggi desta perplessità, domani potrebbe essere più che normale. Gli ideatori di Bookstreams ne sono convinti: “Nel mondo della musica tutto questo era già avvenuto mentre il mercato dell’editoria cercava di far proprie le esperienze maturate in altri mercati dei contenuti digitali che l’avevano preceduto. Secondo noi i motivi che hanno portato l’industria della musica digitale verso lo streaming e i suoi modelli di business, persistono anche oggi nel mondo dell’editoria”.
Bookstreams è la prima piattaforma italiana a offrire abbonamenti per la lettura in streaming di eBook, oppure il download nei formati Epub e Mobi/Kindle della maggior parte dei titoli in catalogo. Invece di scaricare e possedere i prodotti sul computer, si acquista l’accesso per leggere quando si vuole in streaming i libri inclusi nell’abbonamento a scelta tra i 3 disponibili: 4,99, 7,49 e 9,99 euro mensili.
Fonte: Repubblica.it