Rendere le Alpi indipendenti dal punto di vista energetico e’ possibile.
Ne e’ convinta la Commissione internazionale per la protezione delle Alpi (Cipra), ong trasfrontaliera – a cui aderiscono piu’ di 100 associazioni e organizzazioni attive in sette paesi Stati alpini – che ha presentato al Forte di Bard (Aosta) il documento Le Alpi verso l’indipendenza…energetica. In concomitanza con lo svolgimento del vertice mondiale sul clima di Cancun, in Messico, la Cipra lamenta il fatto che e’ prevista solo la discussione dei punti di riferimento di una convenzione per la riduzione dei gas a effetto serra. Gli Stati tergiversano, anziche’ stabilire obiettivi vincolanti. In questo campo le Alpi possono giocare la propria partita: Esse sono particolarmente colpite dai cambiamenti climatici – ha spiegato il climatologo Luca Mercalli, a margine del Meteolab, corso sui temi della meteorologia alpina e del cambiamento climatico nelle Alpi – ma le stesse hanno anche le carte in regola per diventare un territorio modello per la tutela del clima, a patto pero’ che non perda tempo.
In questa direzione si stanno gia’ muovendo alcune regioni alpine. Ad esempio, il Parlamento del Land federale austriaco del Vorarlberg ha deciso che, entro il 2050, la regione dovra’ essere autonoma dal punto di vista energetico. La citta’ italiana di Bolzano ha in progetto qualcosa di simile: vuole diventare clima-neutrale entro il 2030.
Il cuore di questi progetti – spiega Francesco Pastorelli, direttore di Cipra Italia – consiste nel coprire il fabbisogno con fonti energetiche rinnovabili regionali, nel risparmiare energia e nell’utilizzarla in maniera piu’ efficiente. Ora, spiegano i responsabili della Cipra, e’ necessario un salto di qualita’ potendo contare su vasti progetti riguardanti la mobilita’, la pianificazione territoriale e l’edilizia: non si puo’ solo fare affidamento sulle fonti rinnovabili, ma occorre anche una gestione efficiente e parsimoniosa dell’energia, sostiene Andreas Gotz, direttore della Cipra Internazionale.
Fonte: Ansa