«Smart City» alla ribalta. Che significa? Città sempre più intelligenti, che calcolano gli sprechi e riescono a spendere di meno e meglio, usando bene l’innovazione. Senza abbassare la quantità e la qualità dei servizi forniti. E’ la sfida lanciata ieri da Energethica, la mostra-convegno, al Lingotto fino a domani, che racconta il futuro prossimo dei nostri centri urbani.
Trecento espositori, provenienti da ventuno Paesi, ed esperti di fama mondiale, per fare il punto sulle nuove applicazioni in tema di energia. Piccole e grandi rivoluzioni della scienza, in grado di riconvertire gli spazi pubblici, le aziende e le nostre stesse case in «cervelloni» del risparmio. A cominciare da un corretto sfruttamento dei raggi del sole, serbatoi di potenza come nemmeno possiamo immaginare. Ogni ora, la luce naturale che raggiunge la Terra equivale al fabbisogno energetico di tutta l’umanità per un anno intero, ha spiegato, nel convegno inaugurale, lo scienziato James Barber, professore all’Imperial College di Londra e visiting professor al Politecnico. Basterebbe catturarla e immagazzinarla adeguatamente per trasformarla in idrogeno, metano, metanolo o altro genere d’idrocarburi. Per raggiungere questo traguardo l’accademico inglese ha inventato la foglia artificiale, potremmo dire il Santo Graal dell’energia pulita, in grado di attivare un processo simile alla fotosintesi. Nel 2050 infatti – continua Barber – raddoppieremo i consumi di carbone, prodotto in un processo che dura miliardi di anni e consumato in poche decine, mentre la metà utilizzata rimane nell’atmosfera per secoli.
Non solo miracoli della ricerca. Conquiste importanti per una vita eco-compatibile possono essere raggiunte anche dentro le mura di casa. Molti esempi di soluzioni che incentivano la green economy sono esposte in fiera. Un’azienda di Pisa ha messo in commercio elevatori che trasportano otto persone, fino a 130 chili di peso, con quattro batterie da dodici volt, lo stesso consumo di un asciugacapelli.
Gli inventori più ingegnosi sono stati però gli studenti della scuola superiore Ipsia di Pavia: hanno realizzato un tagliaerba che funziona con il calore del sole e lavatrici a motore umano, collegate a biciclette, per tenersi in forma e nel mentre fare il bucato. E ancora, case costruite con «cappotti» esterni che abbattono le dispersioni di calore, giocattoli in legno per bambini alimentati con pannelli solari, pattumiere del futuro che dall’organico producono metano. Tutto nel rispetto delle tre «e»: economia, efficienza ed etica.
Fonte: LaStampa