Il Dipartimento della difesa americano ha firmato un contratto con la società californiana Skyline Solar per promuovere una innovativa tecnologia fotovoltaica a concentrazione. L’iniziativa fa parte di un programma per le energie rinnovabili promosso dal Pentagono per ridurre la dipendenza delle forze armate dalle importazioni di petrolio, e rafforzare quindi la sicurezza nazionale.
La tecnica, una delle più recenti nel settore, unisce le due principali tecnologie di solare: il solare a concentrazione e il solare fotovoltaico. Consiste infatti di una serie di lunghi specchi, molto simili a quelli di una centrale a concentrazione con paraboloidi lineari, che però non servono per scaldare un fluido termovettore poi utilizzato per produrre vapore. Servono invece per concentrare la radiazione solare su una batteria di speciali pannelli fotovoltaici. In questo modo aumenta notevolmente l’energia prodotta dai pannelli. Il motivo per cui questa tecnica è stata poco sviluppata è il costo, rimasto finora piuttosto elevato: la Skyline Solar dichiara di essere riuscita a ridurlo usando materiali comuni, come vetro e acciaio, e fabbricando le varie componenti su larga scala con impianti automatizzati. In base all’accordo la Skyline Solar costruirà due impianti sperimentali da 100 kW in due zone desertiche, una in Texas e una in California. Questa tecnologia promette la maggiore efficienza fra tutti gli impianti fotovoltaici e con i costi più bassi, almeno nei climi desertici caldi, ha fatto sapere il Dipartimento della difesa, aggiungendo che sta valutando la possibilità di sfruttarla per realizzare impianti solari portatili.
Fonte: LaStampa