Entro il 31 dicembre 2020 gli edifici di nuova costruzione dovranno essere edifici a energia quasi zero. Lo prevede la nuova normativa sull’efficienza energetica in edilizia approvata ieri dagli eurodeputati – vedi bozza – che stabilisce i requisiti minimi per la prestazione energetica degli immobili di nuova costruzione e la loro applicazione per gli edifici esistenti. Gli Stati membri dovranno provvedere in questo senso. Tutti gli edifici costruiti dalla fine del 2020 dovranno possedere elevati standard di risparmio energetico e dovranno essere alimentati in larga misura con forme di energia rinnovabili e i progetti di costruzione degli edifici delle autorità pubbliche dovranno dare l’esempio partendo due anni prima. Una parte dei finanziamenti per queste innovazioni proverrà dal bilancio dell’Unione Europea. Ove possibile la spesa energetica degli immobili esistenti dovrà essere migliorata nel corso di lavori di ristrutturazione. Durante questi lavori i proprietari saranno incentivati a installare contatori intelligenti e a sostituire gli impianti di riscaldamento, quelli idraulici per l’acqua calda e i sistemi di climatizzazione con soluzioni alternative ad alta efficienza come le pompe di calore. La normativa nazionale richiederà, inoltre, ispezioni regolari alle caldaie e ai sistemi di climatizzazione. Le nuove norme aiuteranno i consumatori a contenere i consumi e l’Unione Europea, nel suo insieme, a centrare l’obiettivo sul cambiamento climatico usando il 20% in meno di energia. Gli immobili assorbono circa il 40% del consumo energetico totale dell’Unione Europea e costituiscono la più grande fonte di emissioni d’Europa, migliorando le loro prestazioni energetiche si riuscirebbe a raggiungere gli obiettivi sulle emissioni di CO2.
Fonte: Edilportale