Fotovoltaico in Italia: una strada ancora in salita

1 Settembre 2012

 

 La tecnologia fotovoltaica (FV) permette di trasformare direttamente l’energia solare in elettricità. Questi sistemi di impianti producono elettricità gratuita, hanno una vita media di 20-25 anni e una bassissima necessità di manutenzione (solitamente un controllo annuale).

La legge finanziaria 2008 stabilisce che, a decorrere dal 1 gennaio 2009, deve essere prevista per gli edifici di nuova costruzione l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in modo tale da garantire una produzione energetica non inferiore a 1kW per ogni unità abitativa, compatibilmente con la realizzabilità tecnica dell’intervento.

Grazie agli incentivi statali, l’anno 2010 ha visto un notevole incremento degli impianti installati. Il 2011 si apre con circa 127.000 impianti installati sul territorio nazionale per un totale di 2400 MW. Lombardia e Veneto, seguite di poco da Emilia Romagna e Piemonte, sono le Regioni che la fanno da padrone.

Abbiamo pensato allora di contattare il titolare di uno Studio Tecnico presente sul territorio Lombardo. Al Dott.Arch. Fausto Redondo (www.studioredondo.it) abbiamo posto alcune veloci domande:

Ci può raccontare quale è il suo ruolo attuale e come ha fatto ad avvicinarsi al mondo del fotovoltaico e delle energie alternative in generale?Sono titolare di uno studio tecnico a Ospitaletto, in provincia di Brescia, e da oltre 20 anni mi occupo di bioarchitettura; in quel periodo non c’erano incentivi ed era raro installare impianti FV per l’elevato costo; ricordo che solo alcuni rifugi alpini li installarono

Come valuta la situazione del fotovoltaico in Italia rispetto al resto dell’Europa e del mondo?Molto buona ed ancora in crescita

Quanto può costare mediamente un impianto fotovoltaico per le esigenze di una famiglia di 4 persone? Attualmente da 3200 a 3800 €/Kwp + iva

Come a visto cambiare il mercato del fotovoltaico in questi anni? In assoluta crescita!

Può spiegare brevemente come funzionano gli incentivi nel nostro Paese? Ci vorrebbe molto tempo per raccontare in dettaglio; vi rimando al link del GSE: http://www.gse.it/attivita/ContoEnergiaF/

Quali motivi indicherebbe ad un privato o ad una azienda per convincerli a passare al fotovoltaico? È un investimento a lungo termine: al posto degli investimenti finanziari usuali (fondi, BOT, ecc.,) attualmente e capitalizzato a oggi rende il 6-9 % a seconda dell’impianto

Quali sono i dubbi che la gente normalmente le evidenzia relativamente a questa tipologia di impianto? La gente si preoccupa per il costo elevato e per il lungo tempo di ammortizzamento

Relativamente al rendimento energetico (soprattutto nel periodo invernale e nelle ore notturne), l’Italia può essere considerata una unica zona oppure ci sono delle fasce di territorio dove gli impianti fotovoltaici sono molto più convenienti? Solo per le ore notturne si possono considerare una unica zona

Quale è secondo lei la preparazione tecnica dei venditori e negli installatori nel nostro Paese? Ci si può fidare tranquillamente oppure c’è ancora tanta strada da fare? Si possono trovare venditori ed installatori con vari gradi di preparazione; il mercato selezionerà …

Lei ha esperienze in molti settori; oltre al fotovoltaico, quali pensa siano i settori nei quali bisognerebbe investire maggiormente? Il settore dell’ impiantistica “evoluta” come ad esempio la trigenerazione (la trigenerazione è un particolare campo dei sistemi di cogenerazione che, oltre a produrre energia elettrica, consente di utilizzare l’energia termica recuperata dalla trasformazione anche per produrre energia frigorifera, ovvero acqua refrigerata per il condizionamento o per i processi industriali)

Pensa che dal punto di vista politico ci sia la giusta volontà di “spingere” verso le energie alternative? Non troppo

Che dal punto di vista politico si possa fare ancora molto è il pensiero di moltissime persone. E’ sicuramente vero che il 2010 ha visto un notevole incremento degli impianti installati ma è anche vero che sono aumentati notevolmente i grossi impianti, quelli cioè che richiedono un investimento non indifferente e che quindi vedono impegnati grossi gruppi privati. Bisognerebbe invece favorire maggiormente anche le persone comuni, quelle che vorrebbero fare qualcosa di ecologico senza però investire grosse cifre.

La strada è ancora in salita…e noi continueremo a monitorarla.

Autore: Roberto Conti