Mentre gli ingegneri del mondo intero concentrano le loro ricerche sulle auto elettriche, in Provenza si lavora alla costruzione della prima nave passeggeri in grado di generare autonomamente l’energia necessaria al proprio fabbisogno e di abbattere completamente le emissioni di gas serra. La ‘Green Calanque’, questo il nome dato al traghetto ecosostenibile, sarà dotata di celle a combustibile di idrogeno, dispositivi elettrochimici che convertono direttamente l’energia in elettricità e calore, senza passare attraverso il processo di combustione, una nuova tecnologia già utilizzata dalle grandi imprese, ma mai applicata ad un mezzo di trasporto marittimo.
Il progetto prevede l’installazione, oltre che di pannelli solari e di economizzatori d’acqua, di un motore a propulsione ibrido a energia elettrica e a energia termica. Il primo verrà utilizzato per la navigazione nelle zone protette, il secondo per viaggiare in mare aperto. Risultato: assenza di rumori, oli, fumi, odori e di emissioni di CO2.
L’ imbarcazione potrebbe essere in grado anche di auto-rifornirsi grazie all’idea di collocare un elettrolizzatore direttamente a bordo, in modo da assicurare un continuo approvvigionamento di idrogeno. Il battesimo nelle acque del Parco Nazionale delle Calanques è previsto per il 2013 ma, prima di essere iniziata al trasporto dei passeggeri tra le bianche falesie provenzali, la ‘Green Calanque’ verrà testata per un anno come mezzo commerciale. Sarà comunque necessario attendere un ammorbidimento del vigente ordinamento francese, che vincola fortemente il trasporto di persone su veicoli a idrogeno. Questo progetto nasce dal partenariato tra la CMC (Crociere Marsiglia Calanque), la Helion, ditta costruttrice delle celle a combustibile, e la Scuola Nazionale Arti e Mestieri di Aix-en-provence. La scommessa di Laurence e Florent Mory, direttori della CMC, è ancor più ambiziosa: sostituire l’intero parco navi della società non appena la fase sperimentale sarà terminata. Un buon esempio di integrazione tra turismo e ottica di sviluppo sostenibile.
Fonte: GreenMe