Il cemento, materiale principe dell’edilizia, è uno dei principali responsabili del surriscaldamento del pianeta, produce circa il 5 per cento delle emissioni globali di anidride carbonica e secondo i dati della banca francese Credit Agricole, nel prossimo decennio la domanda di cemento aumenterà del 50 per cento. I cementifici sono grandi consumatori di energia, e producono enormi quantità di anidride carbonica. La Novacem, azienda inglese, ha presentato un nuovo prodotto eco-friendly contenente alcuni minerali che, usati come additivi, permettono di produrre cemento a basse temperature e di assorbire anidride carbonica durante la fase di indurimento, andando ad azzerare le emissioni della fase produttiva. Per adesso sappiamo solo che il prodotto dovrebbe essere introdotto sul mercato nel giro di cinque anni. Il progetto di Novacem è solo uno dei esempi di impegno in questo senso, anche la società gallese Cenin, in collaborazione con l’Università di Cardiff, ha sviluppato una tecnologia che usa per la produzione del calcestruzzo scarti industriali riducendo la necessità dell’estrazione di materie prime e dunque un minor impatto ambientale. Il passo avanti tecnologico consiste in una trasformazione chimica dei materiali utilizzati per la produzione che permetterebbe di abbattere del 75% le emissioni di anidride carbonica. Altre società in Europa stanno sviluppando prodotti simili, l’olandese C-Fix ,TecEco e Calix. Approfondisci su Liquida