La rigenerazione urbana deve essere ‘resiliente’: l’Inu presenta il Congresso 2013

13 Luglio 2013

17608_citta_ingegneri_LLe città come ‘motore dello sviluppo’ del Paese: è questo il tema principale, annunciato nei giorni scorsi, del28esimo Congresso dell’InuIstituto nazionale di urbanistica, che quest’anno si svolgerà a Salerno dal 24 al 26 ottobre nel contesto del Palazzo del Comune. Oltre a rappresentare l’appuntamento per il rinnovo delle cariche istituzionali, il convegno punta a descrivere lo stato dell’arte della pratica del governo del territorio in Italia e a lanciare nuove proposte. In questo senso, l’Inu vuole portare l’attenzione sulla necessità di puntare sui centri urbani definendo forme di sostegno in grado di attivarne le risorse, economiche e sociali. E’ nelle città, infatti, che risiede gran parte della ricchezza e della vitalità del Paese, è nelle città che si può uscire dalla crisi attraverso un’adeguata programmazione delle risorse che consenta la ripartenza dell’economia.

“Per puntare sulle città occorre prendere coscienza dei cambiamenti dell’ultimo periodo”, spiega la nota che accompagna la presentazione del congresso. “Si è passati da un modello di espansione urbana regolare e continuo a quello tipico della nuova città “post – metropolitana”: una cittàporosa e discontinua dal punto di vista insediativo einsostenibile da quello ambientale. Una città profondamente segnata dalla crisi, dove il mercato immobiliare è pressoché fermo per la contrazione del credito e dell’occupazione, e dove la domanda e l’offerta di alloggi faticano sempre di più a incontrarsi. Una città che soffre per la lunga serie di tagli di risorse che le sono stati inflitti”.

Sulla base di questi presupposti, il Congresso Inu metterà al centro dell’attenzione la discussione sulle innovazioni da apportare al governo del territorio, articolata in tre temi principali. In primo luogo la necessità che le politiche per la città si dedichino con energia alla rigenerazione urbana dopo gli anni in cui il modello indicato è stato la mera riqualificazione. Una rigenerazione intesa come “resilienza”, un processo più attento all’ambiente e al consumo di risorse, oltre la mera riqualificazione.

In secondo luogo, si discuterà delle evoluzioni che ha subito, attraverso le norme e la prassi, lo strumento del piano urbanistico, in relazione ad alcune riforme regionali, criticate dall’Istituto, che sulla base di un cosiddetto ‘federalismo urbanistico‘ hanno generato una situazione confusa.

Infine si proseguirà il dibattito giù affrontato nel corso del Congresso di Livorno di due anni fa, sul tema delle risorse da reperire per finanziare la città pubblica e il governo del territorio, ancora più attuale alla luce dei tagli che i Comuni continuano a subire. Per l’Inu il problema deve essere affrontato senza reticenze, e in tempi di ristrettezze finanziarie dei bilanci pubblici solo una nuova fiscalità, che colpisca finalmente la rendita fondiaria, è in grado di risolverlo.

Per stimolare la partecipazione al dibattito congressuale non soltanto dei propri soci, ma anche di professionisti, funzionari pubblici, studiosi impegnati nel campo del governo del territorio, l’Inu ha invitato tutti gli interessati ad inviare contributi, entro il 15 settembre 2013, partendo dal Position Paper pubblicato sul sito ufficiale dell’Istituto. Gli autori che proporranno idee particolarmente significative e innovative in relazione ai temi congressuali saranno invitati a diventare parte attiva nelle sessioni che si terranno venerdì 25 ottobre.

Fonte: www.ingegneri.info