Il progetto, commissionato da François Pinault, concepito con Jean-Jacques Aillagon e Martin Bethenod e realizzato da Flos Bespoke, esprime la forza di un dialogo costante tra architettura e design, storia e contemporaneità, sviluppato con delicatezza e rispetto grazie a un know-how tecnico unico.
Avec l’aimable autorisation de la Bourse de Commerce – Pinault Collection, Paris
Architects Tadao Ando Architect & Associates, NeM / Niney et Marca Architectes, Agence Pierre-Antoine Gatier
Designers Ronan & Erwan Bouroullec
Photographers Tommaso Sartori, Luca Caizzi
Movie Director Leone Balduzzi
Art Director Simona Gentile, Inga Lavarini
Le sfide progettuali: il dialogo con l’architettura e la creazione di un’atmosfera
Il dialogo con l’architettura, antica e moderna, e la creazione di un’atmosfera adatta ad accompagnare il visitatore nel suo viaggio di scoperta dell’edificio, della sua storia e del suo contenuto: sono stati questi i nodi centrali su cui si è sviluppato il progetto di illuminazione di Ronan ed Erwan Bouroullec ai quali François Pinault ha affidato l’allestimento completo di interni ed esterni della Bourse.
«Non abbiamo dovuto illuminare gli spazi espositivi ma quelli di passaggio», spiegano i designer. «Le scale e l’androne che sono aree di architettura d’epoca, e il ristorante che è completamente nuovo. Per questo ci siamo concentrati non solo sul disegno della luce per governare il rapporto con ciò che illumina ma anche sulla presenza scenica delle fonti luminose quando la luce artificiale non c’è: di giorno, nel momento delle visite. Quello che allestisce oggi scale e androne è quindi stato lavorato, progettato, immaginato per essere acceso ma soprattutto spento».
L’androne: una luce fluttuante e vibrante
Per l’androne d’entrata, la risposta è stata una Horizontal Light: una struttura luminosa a incastro composta da cinque elementi tubolari di vetro e alluminio di sei metri l’uno, paralleli tra loro. Le Horizontal Light sono installazioni sospese al soffitto sopra l’entrata, in un groupage di cinque. Ogni cilindro in vetro è stato realizzato in Veneto con la tecnologia del vetro colato, e presenta una forma semplice ma anche “organica”. «Non si tratta di un vetro tecnico», spiegano Ronan e Erwan Bouroullec, «ma di un materiale mai uguale a se stesso, inserito in estrusioni di alluminio. Il risultato che volevamo ottenere era preciso ma allo stesso tempo fluttuante e vibrante, proprio come lo spazio che lo accoglie».
L’effetto finale è delicatissimo ma ad alto impatto estetico. «Non dovendoci occupare delle aree tecniche abbiamo lavorato sulla sensualità, sul colore della luce e sul modo in cui dialoga con i dettagli dell’architettura d’epoca che Tadao Ando ha riportato agli antichi splendori“.
La scala: un’atmosfera monumentale ma delicata
Per l’osservatore attento il discorso cambia nelle due scalinate ai lati dell’entrata, allestite con cinque Vertical Light sospese, collegate tra loro a pentagono, e nella spettacolare scala C, formata da due scale a chiocciola che si intersecano, illuminate da tre Vertical Light disposte a triangolo. Qui la monumentalità è garantita dalla luce che segna l’enorme spazio tra soffitto e pianterreno, percorrendolo tutto con i suoi 17 metri di lunghezza. «Per questi enormi chandelier», spiegano Ronan ed Erwan Bouroullec, «abbiamo scelto una lavorazione più precisa per il vetro rispetto a quello delle Horizontal Light. Anche l’alluminio è più delicato e fine: il vetro è stato soffiato con grandissima cura negli stampi ed è protetto dalla griglia di metallo per un effetto conchiglia».
La possibilità di muoversi intorno agli chandelier permette di goderne le qualità da più punti di vista. «Osservata da sotto, l’installazione risulta delicata, quasi trasparente ed eterea. Man mano che si sale, la sua presenza fisica decisa si afferma progressivamente», spiegano.
Flos e Studio Bouroullec: l’innovazione che si costruisce nel tempo
Ronan ed Erwan Bouroullec portano avanti da anni, con Flos, una ricerca sulle strutture illuminanti sospese. Per la realizzazione delle installazioni luminose che allestiscono la Bourse de Commerce, i designer si sono affidati a Flos Bespoke, la divisione del Gruppo Flos specializzata nello sviluppo e nella produzione di soluzioni di illuminazione personalizzate e nella produzione su misura di soluzioni uniche per progetti di grandi dimensioni, dove ogni dispositivo è progettato e sviluppato secondo le più sfidanti esigenze architettoniche.
«Flos Bespoke è stato il nostro partner nello sviluppo di questi grandi apparecchi di illuminazione. E, come in ogni progetto che sviluppiamo insieme, grazie alle sue straordinarie capacità tecniche, siamo riusciti a risolvere i problemi che questo progetto complesso ci presentava man mano e a mettere a frutto l’inventiva reciproca».