Il Rapporto ’Comuni Rinnovabili 2011’, pubblicato ogni anno da Legambiente, rende un quadro molto chiaro della diffusione delle energie rinnovabili in Italia; nei Comuni del Nord e Centro Italia sono, localizzati, infatti, il maggior numero di Comuni che utilizzano energia proveniente da fonti rinnovabili. Al Sud la situazione è meno rosea, fatta eccezione per Lecce, in cui si è ad un passo dal raggiungimento dell’autosufficienza energetica. “Anche il Sud comincia a muoversi – sostiene Edoardo Zanchini, curatore del rapporto – ma per dare continuità a questa straordinaria rivoluzione occorre semplificare le normative d’autorizzazione, dare certezze agli investimenti, avviare serie politiche di efficienza energetica e iniziare gli indispensabili interventi di adeguamento della rete alle nuove caratteristiche della microgenerazione distribuita“. L’obiettivo – alquanto ambizioso, vista la differenza tra Nord e Sud – è quello di raggiungere per il 2020 gli standard indicati dall’Unione Europea, ovvero coprire il 17% del fabbisogno elettrico e termico attraverso fonti rinnovabili.
I Comuni di Morgex (Aosta) e Brunico (Bolzano) sono stati premiati da Legambiente poiché rappresentano un ottimo esempio di innovazione energetica ed ambientale ottenuto grazie ad una commistione di diverse fonti rinnovabili capace di soddisfare l’intero fabbisogno termico ed elettrico degli abitanti. Vediamo in dettaglio la diffusione delle diverse energie sul territorio italiano.
SOLARE FOTOVOLTAICO
I comuni del solare fotovoltaico sono complessivamente 7.273 a fronte dei 6.801 dello scorso anno, ovvero l’89% delle amministrazioni. San Bellino, in provincia di Rovigo, è in testa alla classifica di diffusione con una media di oltre 58,4MW ogni 1.000 abitanti.
SOLARE TERMICO
Per quanto concerne il solare termico, invece, è il comune di Torre San Giorgio, in Provincia di Cuneo, ad avere la maggiore diffusione, con una media di 2.140 mq/1.000 abitanti.
BIOMASSA E BIOGAS
Gli impianti a biomassa e biogas consentono di produrre 7.631 GWh pari al fabbisogno elettrico di oltre 3 milioni di famiglie. I comuni della Biomassa sono 1.033 per una potenza installata complessiva di 1.088 MW elettrici e 702 MW termici. In particolare quelli a biogas sono in forte crescita ed hanno raggiunto complessivamente 593,1 MWe installati e 52,9 MWt. Al primo posto della classifica troviamo Costa de’ Nobili (Pavia); a seguire altri 5 comuni in provincia di Alessandria.
MINI IDROELETTRICO
Quanto al mini idroelettrico, i comuni che ne fanno uso sono 946. Il Rapporto considera solo gli impianti fino a 3 MW e la potenza totale installata nei comuni italiani è di 988 MW, in grado di produrre ogni anno oltre 3.952 GWh pari al fabbisogno di energia elettrica di oltre 1,6 milioni di famiglie. Il Comune con il più alto numero di MW installati è Marebbe (Bolzano) con 13 piccoli impianti per complessivi 22 MW. Al secondo posto troviamo il Comune di Villandro (BZ) con 6 impianti, seguito dal comune di Olevano sul Tusciano, in provincia di Salerno.
GEOTERMIA
I comuni della geotermia sono 290, localizzati tra le province di Siena, Grosseto e Pisa. Grazie a questi impianti in Italia vengono prodotti circa 5.031 GWh di energia elettrica in grado di soddisfare il fabbisogno di oltre 2 milioni di famiglie.
EOLICO
Sull’eolico non è stata elaborata nessuna classifica, in quanto su base comunale non avrebbe senso un criterio quantitativo per valutare la diffusione degli impianti che si devono realizzare in tutti i territori le cui condizioni di vento lo consentono. I comuni con il più alto numero di MW installati si concentrano nel Sud Italia. I comuni dell’eolico sono 374. La potenza installata è in crescita e pari a 5.758 MW in più rispetto al 2009. Nel 2010 gli impianti eolici hanno permesso di produrre 8.374 GWh di energia pulita, pari al fabbisogno elettrico di oltre 3,5 milioni di famiglie.
Fonte: ArchitetturaEcosostenibile