Primo rapporto commissione clima governo australiano.
Il livello degli oceani salirà du un metro entro il 2100 a causa del riscaldamento globale, rischiando di moltiplicare le inondazioni catastrofiche nelle regioni costiere del mondo. Sono le conclusioni del primo rapporto della commissione clima del governo australiano, secondo la quale le prove del riscaldamento globale sono ormai incontrovertibili e l’ultimo decennio è stato il più caldo mai registrato. Basato sui dati più recenti, lo studio afferma che le emissioni di gas serra sono senza dubbio responsabili dell’aumento delle temperature, del riscaldamento degli oceani e della salita dei mari. “Penso che l’aumento medio del livello dei mari nel 2100 rispetto al 1990 sarà tra 50 centimetri e un metro” scrive nell’introduzione della ricerca il professor Will Steffen, responsabile della commissione. Secondo l’esperto la sua previsione, superiore a quelle formulata nel 2007 dagli scienziati Onu dell’Ipcc (80 centimetri) non è in contraddizione con quest’ultima dato che il panel Onu ammetteva la possibilità di una salita delle acque superiore. “Sono passati cinque anni, sappiamo di più del comportamento delle calotte glaciali. Abbiamo ottime informazioni sulla Groenlandia. Sappiamo che il ghiaccio si scioglie a ritmi crescenti” ha detto Steffen ai giornalisti. “Questo ci dice che dobbiamo tendere alla stima di un metro. E c’è chi sostiene che occorre andare oltre”. Il rapporto afferma che un aumento di 50 centimetri del livello del mare provocherebbe inondazioni estreme in città costiere dell’Australia come Sydney e Melbourne. Secosn Steffen catastrofi che oggi avvengono una volta ogni cento anni, potrebbero in futuro accadere ogni anno.
Fonte: La Stampa