Madrid e l’asilo “Ecopolis Plaza”

2 Ottobre 2012

Progettata da “Ecosistema urbano”, uno studio spagnolo che attraverso interventi di riqualificazione urbana caricati di una forte componente sociale, si è posto come obiettivo il miglioramento dell’ambiente urbano e la sensibilizzazione dei cittadini sui loro comportamenti, “Ecopolis Plaza” non è semplicemente una scuola materna: è un luogo per la comunità dove è possibile percepire e vedere realizzato il rapporto tra sostenibilità e vita quotidiana.
L’edificio, in cui le aule sono affiancate da una sala giochi, presenta un’interessante particolarità: lo spazio esterno, pubblico, è trattato come una “classe all’aperto” che può essere utilizzata dai residenti della zona e che diventa, di fatto, un programma di istruzione per trasmettere ai bambini valori che li renderanno adulti più responsabili. Una parte della struttura (circa il 50%) è interrata e può, in questo modo, sfruttare l’inerzia termica del terreno; la parte fuori terra è caratterizzate da ampie vetrate orientate a sud che beneficiano della radiazione solare diretta controllata con un sistema di tende mobili con funzionamento a sensori che captano la posizione del sole.
Parte dei processi tecnologico-funzionali sono stati collocati all’esterno in modo che siano visibili da tutti: la rete fognaria, ad esempio, viene convogliata in un laghetto artificiale posto di fronte all’edificio in cui un sistema di piante macrofite applica la fitodepurazione a tutte le acque reflue, compresa l’acqua piovana, che, una volta depurate, vengono immagazzinate in un serbatoio e poi utilizzate per l’irrigazione della piazza. Per l’elevato livello di attenzione alle questioni ambientali, che ha consentito ai progettisti di ottenere il marchio di qualità ecologica di grado A (il più elevato della legislazione spagnola), questo intervento è stato selezionato per partecipare al premio Buckminster Fuller Challenge, un programma annuale volto a sostenere lo sviluppo di soluzioni significative per risolvere uno dei problemi più urgenti della nostra contemporaneità.
L’idea che un sistema di biofitodepurazione possa essere applicato anche in contesti urbani magari sfruttando spazi residuali o di interscambio non altrimenti utilizzati offre la possibilità di riflettere su una tematica attuale formando così una nuova cultura dell’acqua e propone un sistema che potrebbe, se non sostituire quello attuale, almeno implementare i modelli di gestione delle acque utilizzati convenzionalmente. L’architettura è legata alla qualità di ogni popolo e le condizioni umane di vita. Da questo punto di vista riteniamo rilevanti per lo sviluppo di innovazioni che incidono direttamente sulla qualità della vita e promuove la coscienza ambientale. (dal sito dello studio Ecosistema urbano).

Fonte: ArchitetturaEcosostenibile