Le idee sono ancora molte confuse quando si parla di auto ecologiche del presente e del futuro: elettrica, ibrida, o a metano/gpl? Queste sono le principali tecnologie che stanno diffondendosi nel mondo della “mobilità sostenibile”. I principali costruttori di veicoli stanno elaborando ormai da tempo strategie per ridurre le emissioni di CO2, come imposto dall’Unione Europea), puntanto ad uscire gradualmente dalla dipendenza petrolifera.
Le soluzioni sono il cosiddetto “downsizing” dei motori, cioè cilindrate minori e quindi consumi ridotti. Anche le alimentazioni alternative ai carburanti tradizionali stanno prendendo piede: per esempio, circa il 15% delle auto vendute da Fiat in Italia nel 2010, senza incentivi, è dotato di doppia alimentazione benzina/metano. Quale sarà l’auto a basse emissioni più diffusa tra quindici anni (gpl/metano, elettrica, ibrida)? L’analisi “well to wheel” , ovvero dal pozzo alla ruota, confronta tra loro le diverse soluzioni tecnologiche, non solo per l’efficienza del veicolo, ma anche per produrre, trasportare e immagazzinare la fonte d’energia, dimostra che lo sviluppo del metano, attraverso il biometano generato da fonti rinnovabili, porterà vantaggi ecologici analoghi a quelli dell’alimentazione elettrica. Quest’ultima, però, ha dei punti difficili da superare, in particolare i costi, i tempi di ricarica e i limiti di percorrenza. Fiat è la casa automobilistica con le più basse emissioni medie di CO2 in Europa, già sotto il limite di 135 g/km fissato dall’Unione europea per il 2015.
Fonte: BlogEcologia