Grossa frenata per l’industria eolica americana, che nel terzo trimestre di quest’anno (luglio-settembre 2010) ha installato solo 395 nuovi MW. Il totale della capacità eolica installata negli USA nel periodo gennaio settembre 2010 è così stato di 1.634 MW, con un calo del 72% rispetto al 2009. Da notare che lo scorso anno il 39% di tutta la nuova potenza elettrica installata negli USA era eolica, contro il 13% da carbone. Nei primi 9 mesi del 2010 il rapporto si è esattamente invertito: 14% di eolico e 39% di carbone.
Secondo l’American Wind Energy Association (AWEA), nel 2010 l’installazione di impianti eolici in Europa e in Cina sta procedendo a una velocità rispettivamente doppia e tripla rispetto agli Stati Uniti. L’AWEA attribuisce la responsabilità alla mancanza di politiche energetiche americane a lungo termine, che comporta “assenza di certezze per gli affari”, mentre le politiche adottate in Europa e in Cina hanno convogliato investimenti per 25 miliardi di euro: quasi 4 volte il valore americano. Secondo Denise Bode, amministratore delegato dell’AWEA, “gli Stati Uniti possono riacquistare la leadership mondiale, ma resteranno tagliati fuori dalla competizione se i decisori politici a livello federale non agiscono rapidamente stabilendo uno standard nazionale per le energie rinnovabili, e garantendo maggiori certezze agli industriali del settore”.
Fonte: LaStampa