Se fino ad oggi ci siamo abituati a viaggiare su piste ciclabili in asfalto o calcestruzzo, nel giro di qualche anno potremmo pedalare su strade realizzate con un materiale del tutto nuovo: la plastica riciclata. Proprio così.
Diverse città in giro per il mondo stanno puntando su soluzioni vantaggiose per la realizzazione di piste ciclabili e l’utilizzo della plastica usata, oltre che risultare meno inquinante rispetto ai materiali tradizionali, consente di avere strade più resistenti. Secondo uno studio pubblicato dall’Economist, le strade in plastica durano fino a 4 volte di più rispetto a quelle con pavimentazione tradizionale.
In Olanda, paese europeo con il maggior numero di biciclette per abitante, esistono le piste ciclabili più lunghe del mondo. Si trovano nella città di Zwolle e Giethoorn e sono state costruite dalle dalle società Kws e Wavin con il supporto della multinazionale petrolifera Total. La pista di Zwolle, costruita per prima, ha registrato 1 milione di attraversamenti in due anni, segno della validità dell’idea.https://www.youtube.com/embed/ND16Pa7jtqE?feature=oembed
In Italia il comune di Follonica, nel grossetano, ha seguito l’esempio di Zwolle realizzando una pista ciclabile con bottiglie provenienti dalla raccolta differenziata.
Ancora è presto per dire se la plastica potrà essere il nuovo materiale per strade e autostrade, ma le recenti dimostrazioni danno impulso per nuove sperimentazioni.
I pregi della plastica riciclata
Con la plastica riusata è possibile costruire piste ciclabili senza emissioni di CO2. Infatti è una sostanza che si ottiene sia dai rifiuti domestici che industriali e non necessita di ulteriori lavorazioni, se non il riciclo. Oltre che essere rispettosa dell’ambiente, la plastica riciclata consente di realizzare piste ciclabili con meno costi e in tempi più rapidi rispetto ai materiali tradizionali.
Come tutte le strade, anche quelle in plastica sono soggette a intemperie come precipitazioni o erbacce. Ebbene grazie un sistema di tubature che solo le piste in plastica dispongono è possibile drenare l’acqua nel sottosuolo, con il vantaggio di ridurre al minimo la manutenzione.
Insomma un modello di sostenibilità che non si limita al riuso, ma garantisce vantaggi a lungo termine per tutti gli attori coinvolti: dalle imprese costruttrici alle Pubbliche amministrazioni fino agli utenti finali.
Il primato di Plastic Road
L’Olanda rappresenta il paradiso per gli amanti del ciclismo e proprio nelle città di Zwolle e Giethoorn esistono Plastic Road, le piste ciclabili in plastica più lunghe del mondo. Finite nel novembre del 2018, rappresentano un record mondiale per il trasporto su bicicletta. Infatti per la realizzazione sono stati impiegati circa 218.000 bicchieri e 500.000 tappi. Lì ogni giorno passano persone per recarsi al lavoro, ragazzi che vanno a scuola e amatori della bicicletta.
Le piste sono formate da moduli prefabbricati che sono collegati tra loro da delle congiunture in grado incanalare l’acqua piovana per farla defluire direttamente nel sistema fognario cittadino, senza l’utilizzo dei tombini sulla strada. Fra le società promotrici della costruzione c’è Total, compagnia petrolchimica francese che negli ultimi due anni ha allargato la propria attività nel riciclo della plastica.
Intanto le autorità municipali di Zwolle e Giethoorn controllano periodicamente la condizione delle piste per assicurarsi una tenuta completa del terreno.
La prima pista green Italiana di Follonica
Anche il nostro paese è famoso per gli itinerari ciclistici e cicloturistici, con 2,8 biciclette ogni 100 abitanti. Ebbene anche in Italia esiste una pista ciclopedonale in plastica riciclata e si trova a Follonica, una località balneare in provincia di Grosseto. Misura 20 metri e collega il ponte sul Petraia e la Biblioteca della Ghisa, situata nell’area Ex Ilva. Per la costruzione della pista sono servite circa 60.000 bottiglie, raccolte dal Comune grazie all’impegno dei suoi stessi residenti. Come Plastic Road, anche quella a Follonica è formata da strutture modulari e prefabbricate.
La pista si integra perfettamente con il paesaggio circostante e pedalando è possibile ammirare le piante del Parco della Petraia e il mare circostante.
Insomma un esempio per tanti comuni italiani che ha visto al centro la partecipazione diretta dei cittadini.
Credit: https://eicomenergia.it/piste-ciclabili-plastica-riciclata/