PlanIt Valley: una città davvero ecosostenibile

21 Febbraio 2013

E’ boom per le città econostenibili. Ad Abu Dhabi si sta costruendo Masdar City? L’Euorpa risponde con l’ancora più ambizioso progetto PlanIT Valley che, secondo gli scienziati architetti, ingegneri e progettisti che hanno elaborato il piano, dovrebbe essere regolata da un supercomputer che controllerà acqua, energia e ogni attività delle case. La sede scelta per questa città del futuro è Paredes, nel distretto di Oporto in Portogallo. Il progetto dovrebbe essere completato a tempo di record, se è vero che come data finale dei lavori è stata stabilita quella del 2015.
L’intera città sarà completamente ecosostenibile: gli edifici saranno prefabbricati per risparmiare soldi, che verranno reinvestiti nella tecnologia che dovrà controllare tutto e spazio. I tetti delle case saranno ricoperti di vegetazione per assorbire pioggia e sostanze inquinanti e scaldare di più. L’intera città sarà monitorata da un supercomputer che si occuperà di controllare consumi di acqua, luce e gas, riciclare i materiali liquidi e solidi, controllare la temperatura all’interno delle abitazioni, il tutto con l’unico obiettivo di non sprecare nemmeno una goccia d’acqua. Le energie rinnovabili la faranno da padrone: ogni abitazione sarà dotata di un impianto fotovoltaico e l’energia elettrica sarà ricava dal riciclo dei rifiuti. Normalmente una città di medie dimensioni sfrutta solo il 5 per cento dell’immondizia per il riciclo e la produzione di energia, nel caso della PlanIT Valley questo valore dovrebbe schizzare fino all’80 per cento. Le macchine che circoleranno per le vie della città saranno elettriche o a idrogeno. I progettisti hanno persino pensato ad un sistema che controlli che i bambini non si perdano nelle vite cittadine: qualora capitasse l’occhio vigile delle telecamere di sicurezza saprebbe individuarli e segnalarli alle autorità ( questa sa un po’ di Truman Show, a dirla tutta). Tutti i dati relativi alla vita della città, dal traffico al meteo, saranno elaborati dal computer. Speriamo che non lo chiamino HAL 9000…

Fonte: Liquida