Radicepura Garden Festival, occhi puntati sui “Giardini per il futuro”

28 Giugno 2021

Festival biennale dedicato al paesaggio del Mediterraneo. Inaugurata la terza edizione del festival biennale Radicepura Garden. Fino a dicembre la Sicilia sarà al centro di riflessioni e iniziative a tutela del paesaggio e dell'ambiente.

Primo evento internazionale dedicato al paesaggio del Mediterraneo, il festival concentrerà l’attenzione sui “Giardini per il futuro” con il coinvolgimento di grandi protagonisti dell’architettura, del paesaggismo e dell’arte, giovani designer, studiosi, istituzioni, imprese. 

I giardini della Call for Ideas

All’interno del parco botanico Radicepura anche i 7 giardini vincitori del bando internazionale, selezionati dalla giuria presieduta da Sarah Eberle, madrina del Festival, e composta da Antonio Perazzi direttore artistico della manifestazione, da Daniela Romano, docente di di Orticoltura e Floricoltura presso l’Università di Catania, da Alessandro Villari da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, collezionista d’arte e presidente della Fondazione omonima.

Tra 500 proposte provenienti da 24 paesi diversi, questi i progetti selezionati dalla giuria:

1. Fleurs, giardini degli inerti
di Marialuisa Prestini e Giuseppe Ricupero, architetti siracusani, si sono formati allo IUAV di Venezia e negli ultimi anni hanno intrapreso una fitta collaborazione con artisti presso istituzioni pubbliche e culturali.

2. Garden of the Anthropocene
di Katy RennieAmber Myers e Josie Dalberg, paesaggiste, sono cresciute in Sudafrica, un paese ricco di scenari naturali variegati

3. Giardino lineare
di Lucia Angelini, bergamasca, architetto e paesaggista che porta avanti temi di ricerca nella progettazione paesaggistica contemporanea con particolare riferimento agli ambiti della sostenibilità e dell’ecologia ambientale.

4. Micro to macro
di Ainhoa Elissalde e Virgile Haëck, studenti della Bordeaux Landscape School, collaborano dal 2016. Entrambi portano avanti una visione poetica dell’architettura del paesaggio dove la storia di un luogo e i racconti derivanti sono la matrice del progetto. 

5. Nostos
di Andrea BartoliniNunzia CentonzeLia MaggioliDario Trovato, accomunati dall’interesse per la natura, con particolare attenzione alla sue forme selvatiche, con un occhio che privilegia le pratiche di tutela e custodia del mondo vegetale.

6. Plantocene
di Erica Boncaldo, siciliana, e Margherita Pascucci, umbra, si formano al Politecnico di Milano. Il loro incontro dà vita a una collaborazione mossa dal comune interesse per i temi del paesaggio e del contesto siciliano.

7. Sensory Landscape
di Ivan Juarez, architetto paesaggista e artista praticante, è fondatore e direttore di x-studio, una pratica di ricerca multidisciplinare incentrata sull’esplorazione del dialogo tra sistemi spaziali, culturali e naturali. 

I progetti, dislocati nel parco, saranno affiancati da alcuni giardini e installazioni delle edizioni precedenti e le opere frutto delle residenze d’artista di Emilio Isgrò, Alfio Bonanno e Federico Baronello.

Creatrici per natura

Oltre alle installazioni, è prevista una serie di interviste – disponibili sul canale YouTube  – dedicate alle professioni verdi femminili, che contribuiranno ad affermare l’urgenza e la necessità di diffondere una cultura dell’abitare capace di coniugare le esigenze ambientali e il desiderio dell’uomo di vivere a contatto con la natura, come auspicato anche dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

3 appunti

A settembre sarà inaugurata “3 appunti” la mostra di restituzione del progetto di ricerca di Renato Leotta nel territorio etneo, sviluppato attraverso una raccolta di note sul paesaggio e la sua tutela.

La mostra si snoderà attraverso tre diversi momenti: il primo dedicato al “Real Patrimonio di Sicilia”, considerata la prima legge di tutela del paesaggio del 1745. Questa comprendeva i boschi etnei del Carpineto e le rovine di Taormina indicando un momento precursore dell’idea di patrimonio culturale. Il secondo è riferito alla Posidonia Oceanica dell’area della costa ionica, il fogliame studiato e tradotto in musica.

Il percorso si concluderà con gli appunti dalla riserva naturale dell’Isola Lachea, la cui storia sarà narrata attraverso le specie vegetali che la compongono, con la realizzazione di un nuovo erbario.


Credit: www.professionearchitetto.it/mostre/notizie/28618/Radicepura-Garden-Festival-occhi-puntati-sui-Giardini-per-il-futuro