Riapre i battenti, dopo quattro anni, la Scuola di alta formazione dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro (Iscr, ex Icr). Il nuovo bando, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 2 aprile e destinato ad aspiranti allievi restauratori di età compresa fra 18 e 30 anni, mette a disposizione alle due aree formative messe quest’anno a concorso 18 posti: 12 per il restauro dei materiali lapidei, dei dipinti murali e dei mosaici e sei per i materiali ceramici e vitrei e i reperti e le opere in metallo. Scade oggi il bando (3 maggio), la prima delle due prove pratiche, quella di disegno, si svolgerà verso la fine di maggio, mentre la seconda (tratteggio verticale e modellato) si terrà tra la fine di giugno e l’inizio di luglio e l’orale verso la metà di settembre. Le lezioni, che inizieranno nella seconda metà di ottobre e saranno sia pratiche che teoriche, si svolgeranno nella sede “riunificata” dell’Iscr del complesso del San Michele (via di San Michele 23). Fra le novità, l’allungamento dei tempi di studio (passati da quattro a cinque anni) l’equiparazione del titolo di studio alla laurea specialistica o magistrale e un contributo annuo a carico degli allievi oscillante tra 750 e 1800, a seconda del reddito Isee. In conformità col passato, invece, i caratteri tradizionali della scuola dell’Istituto: selettività delle prove di concorso, carattere fortemente interdisciplinare degli studi, prevalenza della didattica in laboratorio e cantiere su quella teorica, obbligo assoluto di frequenza, contatto quotidiano con le opere d’arte e la presenza di docenti altamente specializzati. La domanda di partecipazione, senza alcuna necessità di allegare documenti formali, può essere redatta su un semplice modulo scaricabile dal sito web dell’Iscr, dove è consultabile anche il bando di concorso.
Fonte: IlportaledelRestauro