Prepariamoci a dire addio al buco nell’ozono, o quasi. L’ozonosfera che protegge la terra dai raggi ultravioletti ha smesso di assottigliarsi e nel 2050 sarà tornato ai livelli di oltre 30 anni fa. Almeno questo è quanto prevede e promette uno studio realizzato dall’Onu, secondo cui il Protocollo di Montreal firmato nel 1987 per controllare le sostanze che distruggono lo strato di ozono funziona, ha spiegato oggi il direttore della ricerca dell’ Organizzazione metereologica mondiale Len Barrie, che ha stilato il documento assieme al Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente. L’ozono complessivamente, compreso quello sopra le regioni polari, non diminuisce più, ma ancora non sta aumentando, ha detto Barrie. Il fenomeno è considerato diretta conseguenza del divieto che il Protocollo di Montreal ha posto sui gas ritenuti responsabili del buco nell’ozono, come il cloro-fluorocarbonio (CFC), in passato usato per far frigoriferi ed areosol. Questi gas sono stati praticamente eliminati dalla catena di produzione, ma restano presenti nell’atmosfera come particelle inquinanti. Lo strato d’ozono dovrebbe tornare ai livelli degli anni ottanta entro il 2050, ad eccezione dei Poli, sostengono i ricercatori Onu. Anzi, il buco sull’Antartico potrebbe crescere ancora, come conseguenza dei cambiamenti climatici che dovrebbero avere una crescente influenza sull’ozono stratosferico nei decenni a venire.
Fonte: LaStampa