Le tendenze cambiano e si evolvono, coinvolgendo nel processo le persone più sensibili al mondo che le circonda, per poi arrivare, inevitabilmente, anche al resto della popolazione: accade in ogni settore, lavorativo o casalingo che sia. E se solo qualche anno fa era impensabile che un bambino di 12 anni gestisse un profilo Facebook con il proprio smartphone, ora quasi lo si dà per scontato… Fortunatamente, non è nostro compito valutare se sia poi realmente corretto fornire un bambino di tali dispositivi, lo è piuttosto evidenziare quanto la stessa onda di innovazione stia colpendo il settore delle rinnovabili, che, al centro dell’attenzione di ingegneri e designer, sono oggetto di migliorie significative, in grado di incrementarne l’efficienza e al tempo stesso trovare soluzioni architettoniche attente alle esigenze dei cittadini.
Da notare, infatti, come in questi primi anni di utilizzo del fotovoltaico si sia verificata una tendenza all’integrazione architettonica non indifferente: se all’inizio l’installazione di un pannello fotovoltaico sul tetto di casa era considerata un “simbolo” da mostrare all’intera comunità, ora si cerca di identificare strategie d’inserimento delle nuove tecnologie nelle strutture preesistenti.
Proprio sul filo di questo meccanismo si spiega la nuova idea di un’azienda veneta, REM spa,che ha ideato la “tegola fotovoltaica”, più precisamente chiamata “Techtile Energy”, un sistema fotovoltaico che trasforma il tetto dell’edificio in un generatore di energia elettrica senza modificarlo nell’aspetto.
Come riportato dagli stessi ideatori, con Techtile Energy, il tetto diventa attivo: inizia a produrre energia elettrica per la vita della casa. Ciò è possibile grazie alla sostituzione dei tradizionali coppi di copertura con nuovi moduli costruttivi che contengono una cella in silicio capace di trasformare i raggi del sole in energia elettrica. E se questo procedimento è tipico di ogni pannello fotovoltaico, l’innovazione di questa tegola sta proprio nella possibilità di preservare i paesaggi esistenti senza rinunciare all’utilizzo di energie rinnovabili.
Sembra inoltre che anche il passaggio dell’installazione sia stato semplificato, dato che Techtile si posa come una normale tegola in laterizio e in assenza di collegamenti, proprio perché, spiegano i tecnici, nella fase di posa, effettuata manualmente, senza l’ausilio di alcuna attrezzatura, avvengono simultaneamente sia l’unione meccanica sia quella elettrica. Insomma, un motivo in più per riflettere sulla possibilità di rendere autosufficiente energeticamente la propria dimora, o la propria azienda, senza rinunciare all’estetica tradizionale.
Ultimo spunto, invece, per chi ama le novità e l’architettura d’avanguardia: non temete, esistono designer che hanno pensato anche a voi. Ecco una gallery da non sottovalutare!