Se nell’immaginario comune le discoteche sono caratterizzate da sprechi e da consumi energetici importanti, a Rotterdam questo paradigma è rovesciato. Un’associazione di giovani creativi (Enviu) e gli architetti dello studio Doll di Rotterdam hanno trasformato il club Off Corso, in un dance club sostenibile che sfrutta l’energia meccanica prodotta dal ballo. L’adozione di particolari cristalli e materiali ceramici permette di produrre energia in risposta alla pressione fisica. Non è tutto, nel locale sono stati introdotti dei piccoli accorgimenti: l’adozione di luci led, la raccolta di acqua piovana per i bagni, l’utilizzo di bicchieri riciclati, l’offerta di bibite alla spina che contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale della struttura. L’iniziativa, a tre anni dalla partenza, ha ottenuto riscontri positivi ed è stata replicata (in parte e con modalità diverse) al di fuori dei Paesi Bassi. A Londra il Surya sfrutta l’energia generata da turbine eoliche e pannelli solari. A San Francisco il Temple Night Club applica uno sconto di un dollaro sulla consumazione se il bicchiere viene riutilizzato. A Chicago, nel Butterfly Social Club, la macchina delle bevande e la consolle vengono alimentate dall’energia cinetica generata dai dipendenti pedalando una bicicletta posta all’ingresso.
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Fonte: La Stampa