Solar Impulse: l’aereo solare

18 Settembre 2012

L’idea di un aereo solare nasce nel 2003 in Svizzera, presso l’École polytechnique fédérale de Lausanne, con la collaborazione ed il patrocinio dell’Agenzia Spaziale Europea, Dessault, Solvay, Omega SA, Deutsche Bank, Bayern Material Science, Altran Technologies e Swisscom.
Fu Bertrand Piccard, già protagonista di imprese da record come il giro del mondo non-stop su un pallone aerostatico, a dare il via al progetto con André Borschberg, Luigino Torrigiani e Brian Jones; l’obiettivo era ed è quello di ripetere la circumnavigazione del globo, ma questa volta su un velivolo completamente alimentato dalla luce solare. Così il progetto crebbe, finché il team non divenne un grande gruppo di lavoro multi-disciplinare di una cinquantina di specialisti provenienti da sei Nazioni, assistiti da circa 100 consulenti esterni. Dopo anni di studio e di sviluppo, nel 2009 nasce il primo prototipo del Solar Impulse. L’aereo, chiamato HB-SIA, non è un vero e proprio velivolo, ma solo un progetto dimostrativo, dotato di una cabina di pilotaggio non pressurizzata e con una limitata quota di tangenza; è ultra-leggero poiché la sua struttura a nido d’ape è progettata in fibre di carbonio ed è un monoposto con un’apertura alare pari a quella di un Airbus 340. Le celle fotovoltaiche sono poste sopra l’ala e sulla coda per alimentare l’aereo durante i voli diurni, mentre parte dell’energia accumulata viene immagazzinata in delle batterie, così da permettere anche il volo in notturna. Il 7 luglio 2010, coi suoi quattro motori, il primo Solar Impule è finalmente decollato alle 6:51 a.m. da un campo di aviazione di Payerne, in Svizzera. Ha fatto ritorno per l’atterraggio il mattino seguente alle ore 9:00 a.m., ora locale. Più di 24h di volo. Si è dunque pronti alla costruzione di un secondo e più evoluto velivolo, che prenderà il nome di HB-SIB e che dovrebbe vedere la luce (in ogni senso) proprio nel 2011, per esser pronto a circumnavigare il globo nel 2012. Se l’obiettivo del suo ideatore è soprattutto quello di compiere un nuovo record, ciò che a noi interessa è la reale speranza di avere un mezzo di trasporto come l’aeroplano in una versione tutta sostenibile, che dia la possibilità di muoversi senza inquinare il pianeta. Certamente bisognerà aspettare qualche anno, forse qualche decennio, ma i limiti non sembrano affatto invalicabili e si può sperare di salire un giorno, poi non così lontano, su un Solar Impulse passeggeri, alla portata di tutti.

Fonte: ArchitetturaEcoSostenibile