Proporre un intervento sobrio, leggero, e ben caratterizzato. Rispondere, al contempo, ad una naturale vocazione del territorio per la manifattura ed il design, mettendo a sistema sinergie e tradizione locale, con l’obiettivo di favorire la rigenerazione del borgo. Due i principali punti fermi sulla base dei quali i giovani architetti rumeni, Ioana Penescu e Andrei Theodor Ioniţǎ, hanno elaborato il loro progetto per l’insediamento di un campus del design tra le rovine della Rocca Conti Guidi a Modigliana (FC).
L’occasione per confrontarsi con il difficile tema del rapporto tra antico e nuovo proviene dal Laboratorio intitolato “Un Campus tra le Rovine”, condotto in collaborazione con l’Agenzia del Demanio e il Comune di Modigliana, nell’ambito del corso di alta formazione “Architettura di Rigenerazione” organizzato da YACademy. Il programma del laboratorio riguardava la progettazione di un campus di design presso la Rocca, che si collocasse nel contesto dell’economia locale votata al mondo dell’arredo.
Le funzioni legate alla didattica – quali le aule, i laboratori e gli spazi d’incontro e quelli deputati allo studio – sono contenute nei volumi di acciaio e vetro; mentre per gli spazi espositivi, per quelli di accoglienza, nonché per la biblioteca ed un piccolo dormitorio, si sfruttano i manufatti esistenti. Il progetto inoltre accenna anche ad una sistemazione paesaggistica degli spazi intorno ai ruderi, puntando a valorizzare i percorsi, i punti panoramici e, in generale, gli spazi aperti.
I progettisti
Ioana Penescu e Andrei Theodor Ioniţǎ hanno entrambi di nazionalità rumena, hanno studiato Architettura alla Ion Mincu University of Architecture and Urbanism. «A fine anno, Ioana e Andrei – fanno sapere alla YACademy – cominceranno uno stage presso Kengo Kuma».