Nascono come funghi, gli amati/odiati generatori eolici. Amati perché producono energia pulita; odiati perché spesso hanno un impatto pesante sul paesaggio, sugli ecosistemi, sulle aree archeologiche. Succede perché talvolta gli amministratori locali girano la testa dall’altra parte, ma anche perché mancano gli strumenti per una valutazione scientifica e ambientale obiettiva.
Gli alibi potrebbero venir meno grazie a SOPCAWIND, un software che permette di ottimizzare il posizionamento dei parchi eolici in Europa, tenendo conto di vari criteri: energia richiesta, caratteristiche ambientali locali, possibili interferenze con i sistemi di comunicazione, rumore, esposizione al sole delle abitazioni vicine, impatto visivo e presenza di reperti archeologici.
Il progetto è stato curato da un consorzio di aziende di Norvegia, Spagna, Belgio e Grecia ed è stato finanziato per circa due milioni di euro dall’Unione Europea. Il lavoro di ricerca e messa a punto si è concluso ed è disponibile una demo gratuita del software, per qualsiasi impresa o amministrazione pubblica che volesse farne richiesta.
La spagnola Tecnalia ha coordinato la ricerca il progetto, mentre il Signal Processing and Radiocommunication Group (TSR) dell’Università di Bilbao ha creato gli algoritmi che consentono una valutazione approfondita del possibile impatto sui radar, sui sistemi di navigazione aerea e su altre telecomunicazioni. “Anche se l’interferenza non è comune, un parco eolico può alterare un segnale radar a 10-20 chilometri di distanza”, dice il professor David De la Vega.
“Poiché questi studi di impatto sono condotti prima che il parco eolico venga costruito, consentono di rilevare l’interferenza potenziale – se e dove esiste – e così lo sviluppatore del parco eolico sarà in grado di includere modifiche nella progettazione al fine di evitare tali inconvenienti. Grazie a questo strumento, in primo luogo il processo di studio del parco eolico è molto più fluido. In secondo luogo, lo sviluppatore sa in anticipo se c’è qualche problema e può quindi includere modifiche nel parco eolico al fine di evitarli, e questo è importante”, ha aggiunto il docente dell’Università di Bilbao.
Il software SOPCAWIND può fare la differenza, in termini di tempi, costi di progettazione e valutazione di impatto, nella pianificazione dei parchi eolici. Per ogni intervento, infatti, è necessario conoscere la legislazione locale e i vincoli di sviluppo.
D’altronde l’energia eolica è strategica. Nel 2013 ha fornito l’8 per cento del fabbisogno europeo, dice l’Associazione europea per l’energia eolica (EWEA), e la tendenza è verso un’ulteriore crescita. L’Italia è nella top ten del vecchio continente per la produzione di energia dal vento. Alla fine del 2012 la potenza installata era di 8118 MW, aumentati a 8551 nel 2013.
È dunque indispensabile che la progettazione di nuovi parchi eolici tenga conto di tutti i problemi, a cominciare dall’impatto paesaggistico. Insomma, un software può dare una mano al Belpaese.
Fonte: Tom’s Hardware