La maggiore diffusione e l’allargamento delle siepi campestri può ridurre la possibilità di condizioni meteorologiche estreme – e molto più

27 Settembre 2021

Un recente rapporto del Council for the Protection of Rural England sottolinea come le siepi possono ridurre il riscaldamento climatico aiutando naturalmente a rimuovere la CO₂ dall'atmosfera.

https://www.cpre.org.uk/…/uploads/2021/09/Hedge-fund.pdf

Il semplice fatto che le siepi esistenti si allarghino e ne vengano realizzate di nuove potrebbe raddoppiare la capacità complessiva di sequestro del carbonio. Il CPRE sostiene che un aumento del 40% della copertura delle siepi nel Regno Unito potrebbe fornire un potenziale netto di sequestro di CO₂ di 18,5 milioni di tonnellate. Potrebbe essere una frazione delle attuali emissioni di CO₂ del Regno Unito di 354 milioni di tonnellate nel 2019, ma il potenziale contributo al problema climatico è significativo.

Cosa possono fare le siepi per il clima? Come persone che si occupano a diverso livello di tematiche ambientali (io mi occupo essenzialmente degli effetti degli alberi sull’ambiente e viceversa) dobbiamo preoccuparci di molte cose: specie invasive, perdita di biodiversità, perdita di habitat, sovrasfruttamento e inquinamento. Ma il cambiamento climatico è la problematica più grande alla quale, peraltro, sono legate, più o meno direttamente tutte le altre. Le previsioni scientifiche più estreme (ma del tutto credibili) su come i cambiamenti climatici influenzeranno il pianeta sono oltremodo preoccupanti. Ciò che è chiaro è che se l’umanità non si assume la responsabilità alla riunione COP26 di Glasgow (la conferenza sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite del 2021) e, soprattutto, non trasforma gli enunciati in azioni reali, sarà sicuramente troppo tardi per mitigare completamente le conseguenze. Ma sembra che ci siano alcune azioni, relativamente semplici da attuare che possono aiutare – e far crescere più siepi potrebbe essere una delle più facili.

Le siepi campestri e le fasce arborate interpoderali sono da sempre state una parte fondamentale del paesaggio rurale, ma la necessità di modernizzare l’agricoltura ha determinato la creazione di appezzamenti sempre più grandi per consentire la meccanizzazione e questo è avvenuto a discapito delle siepi interpoderali che sono state progressivamente rimosse. E, invece, da quando sono scomparse è diventato evidente che in realtà hanno contribuito molto alla produzione agricola e al più ampio paesaggio rurale, migliorandolo anche dal punto di vista estetico.

L’estetica è, tuttavia, solo una parte del loro valore. Api e sirfidi che si nutrono e vivono nelle siepi forniscono un servizio di impollinazione fondamentale agli agricoltori. Altri insetti usano le siepi come ospiti temporanei, per poi depredare i parassiti delle colture, contribuendo così alla società con un altro servizio ecosistemico fondamentale. E che dire del nutrimento e rifugio che possono fornire alla avifauna e anche ad alcuni mammiferi? Il semplice mantenimento di una struttura biologica vivente attorno ai bordi dei campi aiuta inoltre a trattenere il suolo e a filtrare i prodotti chimici utilizzati l’agricoltura che potrebbero altrimenti potrebbe essere dispersi più velocemente e in maniera maggiore nell’ambiente. Ecco perché nella formulazione dei piani di sviluppo le autorità locali devono impegnarsi a mantenere o a ricreare queste tipologie di verde e le loro caratteristiche associate.