Tecniche innovative per la realizzazione di giardini bioenergetici

4 Agosto 2010

Passeggiare in un bosco o trascorrere un po’ di tempo immersi nel verde è una comune quanto piacevole attività, benefica e rilassante, i cui risultati positivi vengono attribuiti soprattutto all’”aria buona” oltre che a molteplici fattori psicofisici, in grado di allentare le tensioni e rasserenare lo spirito. La generale convinzione che questa reazione sia un fenomeno oggettivo, così comune ed evidente da sembrare ovvio, ha stimolato molti istituti universitari e centri di ricerca in tutto il mondo a studiare le influenze che la presenza del verde possa avere sulla salute e sui comportamenti all’interno degli spazi dedicati alla vita quotidiana, e in particolare in luoghi di cura, di studio e di lavoro. Gran parte degli studi si sono focalizzati sugli effetti che le piante determinano sulla psiche e sul nostro stato d’animo. Ne è risultato che i pazienti di ospedali dotati di giardini sono soggetti a degenze più brevi e sono più soddisfatti, così come il personale sanitario. Questo si riflette in costi minori e in un comfort più elevato. Diversi studi mostrano anche come la presenza di piante sui luoghi di lavoro può aumentare il rendimento anche del 12%, riducendo lo stress e le assenze per malattia. Una parte di questi risultati potrebbe essere ricondotta all’archetipo dell’albero guaritore presente nel nostro inconscio, che attiva nella mente un’immediata empatia verso il mondo vegetale, ma oltre a questo ci deve essere anche dell’altro.

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