Abstract
Spesso, citando la Calabria, si sentono espressioni come “terra da scoprire”; ma resta sempre un buon proposito e niente più. Riguardo alla mancanza di cura dei luoghi, molto è da addebitare alla nostra poca cultura della valorizzazione; tuttavia, da qualcosa si dovrà pur partire, si potrà un giorno guardare la nostra terra con occhi diversi, e cogliere quanto di meraviglioso ci circonda, sentendo l’esigenza di salvaguardarlo.
Questa tesi ha tentato di comunicare le emozioni che Scilla trasmette e, di analizzare le caratteristiche peculiari del luogo, per potenziarne le qualità e scoprirne delle nuove, per suscitare un’utile curiosità, abile a consolidarne il ruolo di meta turistica, fondamentale per l’economia calabrese.
Tutela dal Rischio Sismico – Gli avvenimenti sismici che hanno caratterizzato il 2009 hanno riportato l’attenzione sulla reale sicurezza delle abitazioni; se si parla di centri storici poi, la problematica si acuisce, considerando che, per queste delicate realtà, qualunque tipo di operazione dovrebbe essere supportata da una sapiente analisi dell’oggetto: invece senza nessuna considerazione preventiva del manufatto, si realizzano lavori che sono incompatibili con questo, accelerando, o peggio causando, la sua instabilità futura.
Lo stato attuale della cortina edilizia del borgo di Chianalea,ha rivelato ad esempio, che la realizzazione incontrollata di terrazzamenti e volumi dai contorni troppo evidenti e disarmonici che si staccano dalla superficie prospettica, hanno creato un Disordine Accumulato nei Decenni.
Ma tale sovrabbondanza e variazioni strutturali sono solo dei pericolosi elementi di vulnerabilità a fronte all’emergenza terremoto; ecco perché nel piano d’emergenza proposto si ritiene necessario snellire e semplificare la morfologia dell’edificato.
Piano Colore – Il piano colore ha permesso d’individuare una “continuità cromatica” riconosciuta come caratteristica del centro urbano, reintroducendo i colori “originali” documentabili e “coordinando” gli altri sulla scorta di tipologie e accostamenti “probanti” (esemplificati dal piano per fondi, zoccolature, basamenti e rilievi), per valorizzare il “colorito” urbano e la sua peculiare dignità di luogo.
La campagna di rilievo colore è stata condotta in due diverse fasi dell’anno, da una parte per verificare sul campo le prescrizioni metodologiche inerenti le migliori condizioni di luce, dall’altra per consolidare quelle che erano le percezioni delle tinte classificate nella tavolozza fondamentale.
Restauro Urbano – Consci del peso delle considerazioni ed analisi storico-critiche fatte, si è potuto formulare una proposta di Restauro Urbano che ha come finalità principale quella di eliminare tutti quei contrasti e discromie che si ritrovano nel paesaggio: annullare le forti differenziazioni tra fronti interni e fronti che si affacciano sul mare e porre rimedio alla mancata corrispondenza stilistica che rende difficile associare, nel percorso visivo dell’insieme, le facciate che si trovano sull’acqua a quelle interne. Mettere ordine” nel caos dei paesaggi urbani degradati procedendo con una basilare “lettura” della realtà, codificare e regolamentare le finiture delle superfici esterne delle architetture, e cioè colori e materiali, può garantire la correttezza delle iniziative atte a modificare i prospetti. Sarebbe sufficiente, ma soprattutto necessario, che in un borgo così carico già di storia e elementi simbolici, ogni tipo d’intervento restasse all’ombra della tradizione, per preservare Scilla da mostri che irrompono nel paesaggio modificandone la sua natura.