Abstract
LA COLONIA MARINA STELLA MARIS DI MONTESILVANO
La colonia marina della federazione dei Fasci di Combattimento di Rieti, costruita sul terreno donato nel 1936 dal comune di Montesilvano, fu voluta dal Duce per migliorare le condizioni di vita del popolo. La localizzazione geografica dell’edifico sulla costa abruzzese di Montesilvano, a circa sei chilometri dal centro della città di Pescara, fu dettata dalla presenza in tale area di diversi fattori importanti per il successo dell’attività della colonia come: l’aria salubre, la presenza della pineta che costeggia l’arenile, il panorama sul Grand Sasso e la vicinanza delle colline di Montesilvano. Altro fattore determinate era la ferrovia che dal 1863, anno della sua innaugurazione, aveva determinato una crescita economica della zona facilitando gli scambi commerciali. L’edificio fu costruito nel 1939 dalla ditta Ugo Silvi di Roma su progetto dell’architetto Leoni, i lavori di realizzazione si rivelarono problematici a causa delle difficoltà di reperimanto dei materiali dall’andamento pianeggiante del terreno soggetto a frequenti allagamenti. Nel 1941, dopo il collaudo, la colonia marina cominciò la sua attività che durò pochi anni a causa dello scoppio del conflitto mondiale, quando l’immobile divenne rifugio e quartiere generale dei tedeschi. Dopo il bombardamento di Pescara del 1943, l’edificio venne adibito ad ospedale civile. Nel periodo post-bellico è iniziato un lento ed inesorabile declino della struttura causato dall’indifferenza delle autorità verso questi importanti manufatti considerati “pesanti” memorie storiche dell’architettura degli anni ’30 di ispirazione futurista. La scelta come tema di tesi del recupero dell’ex colonia in un istituto di formazione professionale, destinazione suggerita dalla Regione Abruzzo proprietaria dell’immobile, si pone come duplice obbiettivo: la creazione di una struttura polivalente a servizio della formazione giovanile e insieme la riqualificazione di un’area di interessante collocazione urbanistica data la vicinanza sia al litorale che ai centri cittadini di Montesilvano e Pescara. Si recupera così il significato originario di progetto di un edificio concepito a servizio della società.