Abstract
Analisi dei materiali e dello stato di conservazione,
prospetto principale ovest
La tesi si incentra sullo studio della chiesa di San Cono a Naso, in Sicilia.
Il manufatto oggetto di analisi rappresenta uno degli edifici di culto più importanti della città di Naso, insediamento di modeste dimensioni situato in provincia di Messina, ed è dedicata al santo protettore patrono e concittadino vissuto in epoca medievale, le cui spoglie mortali sono tutt’oggi conservate all’interno nella cappella delle Reliquie nel livello inferiore semiipogeo. L’attuale compilazione è risalente al XVI secolo. La chiesa è composta da un livello superiore che copre una superficie di circa 750 mq, comprendente un campanile, e da un livello inferiore, semi ipogeo, che si sviluppa per analoga estensione. La chiesa superiore presenta un impianto a tre navate e muratura portante in pietra intonacata. Tutti gli spazi sono coperti utilizzando volte leggere (finte). Il livello interrato ospita il museo di Arte Sacra di Naso negli ambienti delle antiche catacombe, le cappelle inferiori sono coperte da volte in pietra. L’edificio ha subito nei secoli diversi danneggiamenti a causa dei frequenti terremoti che interessano la zona/regione italiana. Da questo si sviluppa l’analisi che parte da un lavoro più ampio che ha studiato in particolare la storia sismica delle città siciliane, in relazione ai terremoti più devastanti degli ultimi quattro secoli. Il fine ultimo della ricerca è l’acquisizione di una conoscenza approfondita e corretta dell’edificio in tutti i suoi aspetti, storico, artistico e strutturale, e della sua evoluzione nel tempo, in modo da poter ottenere informazioni essenziali alla successiva compilazione di un intervento di restauro, riabilitazione strutturale e adeguamento funzionale.
Il progetto è stato sviluppato in diverse fasi:
Raccolta preliminare di notizie storico artistiche sull’edificato della città e sui suoi principali monumenti (chiese), fotografie dell’area di studio;
Ricerca storica su antichi manoscritti e fonti inedite conservate negli archivi della chiesa madre, che riportano gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria negli anni. Sulla base di questa approfondita indagine è stato possibile avanzare ipotesi in merito allo sviluppo stratigrafico dell’edificio e valutare le tecniche adottate in passato per ripristinare i manufatti architettonici dopo seri danneggiamenti dovuti ai terremoti.
Ipotesi progettuale, intervento
di ampliamento del
Museo di Arte Sacra di Naso
Rilievo dell’intero edificio compresi, il campanile e gli ambienti attigui, effettuato tramite strumentazione a causa delle notevoli dimensioni e della complessa articolazione degli spazi. I dati strumentali hanno permesso l’impostazione di elaborati grafici come piante dei due livelli, prospetti, e sezioni sul corpo della chiesa e del campanile.
Identificazione materiali, delle loro patologie di degrado e delle cause che le hanno generate
Determinazione della tipologia strutturale dell’edificio, rilievo dei dissesti laddove presenti e verifiche strutturali secondo le normative vigenti
Creazione di un modello tridimensionale completo per permettere la comprensione approfondita di come lavora la struttura e della correlazione tra le differenti parti
Compilazione del progetto di restauro e strutturale e ipotesi progettuale di un ampliamento del museo.
Il complesso e approfondito studio della chiesa ha permesso di ottenere un’ottima conoscenza del manufatto, indispensabile per procedere alla corretta progettazione degli interventi necessari.
L’ipotesi di intervento è stata concepita nell’ottica di una riqualificazione generale della piazza di San Cono, prospiciente all’ingresso laterale della chiesa, con pedonalizzazione e riorganizzazione dell’intera area.
Lo studio dell’edificio ha inoltre portato alla verifica delle ipotesi avanzate nella fase preliminare di studio sul complesso sviluppo dell’edificio nelle varie epoche (crolli, demolizioni, ricostruzioni, incendi, alluvioni): è stato possibile verificare anche che gli interventi di riabilitazione strutturale effettuati dalle maestranze a fine ‘800 che hanno evitato il crollo dell’edificio nell’evento sismico del 1908.
Infine il rilievo strumentale effettuato rimane come utile strumento di monitoraggio dell’edificio e costituisce una valida testimonianza per il futuro.