Lineamenti per il Restauro Ambientale e del Paesaggio. Il territorio di Rimini

Lineamenti per il Restauro Ambientale e del Paesaggio. Il territorio di Rimini

Relatore: Prof. Francesco Gurrieri
Correlatore/i: Prof. Silvio Van Riel; Dott. M. Paolo Semprini
Laureando/i: Maria Rosaria  Guerrini
Anno accademico: 2002/2003

Abstract

 

 

Marecchia

PREMESSA

 

Questo lavoro è stato prima di tutto un atto di conoscenza.
Il territorio che sono andata ad analizzare era per me completamente estraneo. Non ero mai stata a Rimini. La prima volta sono arrivata in città per il convegno sull’Ambiente e Territorio, nel giugno del 2002, e iniziando questo lavoro mi sono trasferita a Rimini dove sono rimasta un anno. Il atto conoscitivo del territorio è stato spesso lucido e distaccato perché ho osservato ogni cosa senza quel sentimento che giunge dall’infanzia o dai ricordi, per questo, però, anche più faticoso, perché privo di qualsiasi riferimento; mentre il territorio e il paesaggio si rivelavano nelle loro caratteristiche inconsuete per le mie abitudini, ho iniziato ad apprendere nuovi concetti informatici e teorici, a indagare in nuove discipline, estranee alla mia formazione, e mi sono ritrovata con una enorme quantità di dati da organizzare per poter tentare di concretizzare un approccio metodologico al restauro ambientale e del paesaggio. La complessità del reale da una lato mi stimolava a cercare di introdurre nel lavoro nuovi aspetti, dall’altro si rivelava un elemento troppo complicato da gestire.  Questa duplice sensazione mi ha accompagnato per  tutto il tempo del lavoro. Tutti i dati raccolti sono stati divisi in tre parti,la divisione è stata necessaria per dare organizzazione a tutto il lavoro ma in realtà questa dati spesso si sono incontrati, mischiati, fusi, per giungere a risultati più completi e consapevoli.
La parte legislativa è stata posta all’ inizio perché spesso sono partita da alcune definizione normative per individuare il campo di applicazione di alcune discipline trattate. Ho cercato di analizzare le evoluzione di concetto di bene ambientale  dalla fine dell’ ottocento fino al recente testo unico, cercando di cogliere attraverso le scelte, le vicende legislative e giurisprudenziali ciò che è cambiato in poco di cento anni. Un capitolo a parte è stato dedicato in questa sezione anche al concetto di paesaggio e di ambiente, cercando così di osservare la complessa evoluzione di questi due termini che ancora non hanno trovato condivise definizioni. Un altro capitolo e stato dedicato al restauro ambiente del paesaggio, dove ho cercato di rintracciare i primi tentativi di teorizzare questa materia e di mostrare come negli ultimi anni vi sia stato un notevole interesse, non tanto a livello normativo quanto culturale e sociale, per il paesaggio e l’ ambiente degradati.

La seconda parte raccoglie attraverso un’ impostazione schematica le fasi che sono state necessarie per andare a definire delle priorità di intervento sui beni culturali e ambientali, e di conseguenza sul territorio che li accoglie. L’inizio del lavoro avviene attraverso un quadro della porzione di territorio scelta. Questo quadro conoscitivo risulta essere, traslando il concetto al restauro architettonico, come il rilievo dello stato attuale. La seconda fase invece tenta di individuare le fragilità del territorio, ovvero tutte quelle tutte quelle situazioni che possono produrre, per cause naturali o antropiche, alterazioni al suo stato di “buona salute”.

Durante la stesura del lavoro. Il territorio da analizzare è sempre stato presente e le sue problematiche sono state utili anche per ampliare la seconda parete del lavoro. L’ applicazione è stata svolta a livello provinciale, con la scelta della provincia di Rimini, scelta non causale. Rimini non è una provincia troppo estesa, i dati territoriali ad essa relativi sono stati qualitativamente adatti a questo tipo di lavoro, visto che sono totalmente informatizzati. Si deve pensare che tutto l’ impianto metodologico è stato concretizzato grazie ad un sistema informatico come il Gis. Se in precedenza ho sottolineato l’ importanza dell’ interdisiplinarietà del lavoro, qui sottolineo il fatto dell’ importanza di aver svolto tutto questo attraverso l’ utilizzo di sistemi informatici territoriali.

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