Il design made in Italy invade SoHo: fino all’8 gennaio

12 Dicembre 2010

Giacca Armani un po’ datata e occhiali neri, Gary Gordon entra nella Scavolini Soho Gallery, 900 metri quadrati inaugurati un mese fa a West Broadway, a due passi da quella Greene Street che a Manhattan è diventato il quartiere del design italiano. L’architetto americano, presidente dell’Associazione amici newyorkesi del Rossini opera festival, ammira in vetrina la cucina rossa a isola battezzata Flux progettata da Giorgetto Giugiaro: un gioiello da 15mila dollari che attira lo sguardo ammirato di Christopher Mueller di Urbahn Architects e delle altre centinaia di progettisti e interior decorator in giro per SoHo.
E’ lunedì sera ed è scattata la maxioperazione I Saloni MilanoNew York – organizzata da Cosmit, Federlegno-arredo, Ice e ministero dello Sviluppo economico – che coinvolge fino all’8 gennaio venti showroom o flagship store dei più celebri marchi italiani, con degustazione di cibi e vini in collaborazione con Eataly, il tempio newyorchese del food. L’iniziativa è soprattutto B2B, ma punta calamitare l’attenzione del cliente finale di categoria affluent, dai gusti generalmente classici e poco avvezzo ai segreti delle preziose produzioni d’alta gamma.
Sul mercato americano c’è da rimboccarsi le maniche, visto che l’export italiano crescerà del 10% a 553 milioni nelle stime di fine 2010, ma è pur sempre crollato a un terzo di dieci anni fa (si veda Il Sole 24 Ore del 28 novembre). Nel legno-arredo – dice Carlo Guglielmi, presidente del Cosmit – abbiamo un sistema industriale unico al mondo che coniuga cultura, creatività e innovazione, caratteristiche d’eccellenza che ci aprono le porte alle collaborazioni con i migliori architetti e designer internazionali. Qui a New York mettiamo in campo un lavoro di squadra che intende valorizzare tutto questo.
Certo, quando il business delle costruzioni rallenta, come negli Usa, lo sviluppo si complica. Bisogna essere flessibili – dice Francesco Farina, Ceo di Scavolini Usa – ad esempio producendo forni di 16 centimetri più grandi dello standard, altrimenti non ci sta il tacchino del Thanksgiving, anche se qui si cucina una volta all’anno.
Da B&B Italia, la live performance di Mariella riscalda l’ambiente: tra i Bend Sofa gialli di Patricia Urquiola e le colonne in ghisa, la bionda Ghislaine Vinas di GV Interiors chiacchiera con Andy Goldsborough, uno degli interior designer più celebri della Grande Mela, e con l’amministratore delegato Giorgio Busnelli in dolcevita beige. Kartell accoglie gli ospiti con un gigantesco wallpaper di piazza Duomo e gli oggetti trasparenti e coloratissimi che hanno fatto la storia del marchio. Puntiamo sul made in Milano – racconta l’a.d. Claudio Luti davanti alla sedia Louis Ghost rossa firmata da Philippe Starck – che nel design vale ancor più del made in Italy.
Sceglie Milano e le sue icone anche FontanaArte: nell’ingresso, foto di Gio Ponti e schizzi del maestro; all’interno, Arturo Toscanini che dirige alla Scala negli anni ’50. Questa è la lampada Amax – dice ancora Guglielmi, a.d. di FontanaArte – progettata per la Triennale di Seul, un altro simbolo dell’Italia nel mondo.
Molteni&C Dada mette in palio tra i visitatori dello store: il mobile Carteggio disegnato nel 1987 da Aldo Rossi in un inedito verde Prussia. Domani a Miami – spiega la giovane Giulia Molteni in minigonna nera e tacchi alti – apriamo un negozio nel Design District durante Art Basel con un’installazione di Arik Levy.
Per Federico Materazzi, executive vice president Americhe di Poltrona Frau, è fondamentale spiegare agli interior designer che la pelle Frau utilizzata per una poltrona Archibald di Jean-Marie Massaud è conciata in 20 fasi anziché le tradizionali sette: così si motiva il prezzo di 4mila dollari. Nell’A&D Building, di fronte al palazzo che ospita Bloomberg, Giorgio Cesana, consigliere delegato di Cesana, presenta Piano Aquarium, la cabina-doccia con vasca dei pesci incorporata: E’ appena arrivata, la venderemo a 15mila dollari. Patrizio Chiarparini, general manager Nord America di Giorgetti, racconta come gli sforzi di educare i consumatori verso uno stile più contemporaneo passano anche per la poltrona Arabella: telaio a corsetto che “avvolge” il corpo, colori fragola, verde mela, giallo. Prezzo? Dai 5mila dollari. Da Flou il presidente Rosario Messina lancia il pigiama di lino in regalo a chi ordina un letto entro l’8 gennaio: tutto (o quasi) per convincere i consumatori a stelle e strisce.

Fonte: Luxury24