Sempre in anticipo. Sempre prima. Anche quest’anno è arrivata una data di cui non dobbiamo proprio andare fieri: il 19 agosto 2014 è l’Overshoot Day, il giorno nel quale sono terminate ufficialmente le risorse rinnovabili che la Terra è in grado di rigenerare nell’arco di 365 giorni.
In meno di otto mesi (7 mesi e 19 giorni per la precisione) abbiamo fatto fuori la scorta di dodici e per il resto dell’anno dovremo vivere a sbafo. Consumando beni naturali che il nostro pianeta non è in grado di rigenerare, tagliando foreste che servono a riossigenare l’aria che respiriamo, pescando pesci che nei nostri mari già scarseggiano, prelevando acqua da fonti che non si ricaricano.
Ogni anno la natura ci mette a disposizione un “budget” ricco – ma non illimitato – di risorse naturali cui attingere: riserve ittiche, acqua, foreste, terre da coltivare. Fino a qualche decennio fa (in particolare fino al 1961) bastava per tutti, ma poi la crescita demografica e lo sviluppo economico hanno moltiplicato la domanda di cibo e altre riserve al nostro Pianeta. A calcolare questo spiacevole anniversario è il Global Footprint Network, un’organizzazione internazionale no-profit con base in Stati Uniti, Belgio e Svizzera impegnata nella promozione di stili di vita sostenibili, tramite strumenti come il calcolatore dell’impronta ecologica di ogni nazione e, appunto, l’Earth Overshoot Day. Questa ricorrenza è stata ideata in collaborazione con la New Economic Foundation, un’organizzazione britannica indipendente impegnata nella diffusione di un’economia più equa e attenta all’ambiente.
Il primo Overshoot Day (to overshoot significa “andare oltre, passare il limite”) è stato il 19 dicembre 1987; nel 1990 si era spostato al 7 dicembre, nel 2008 al 23 settembre. Come si nota, la data di esaurimento scorte si sposta sempre più indietro e se all’inizio si collocava verso fine anno, negli ultimi tempi pende pericolosamente verso l’estate.Secondo le stime dell’organizzazione, per vivere con le risorse che attualmente utilizziamo avremmo bisogno di 1 pianeta e mezzo. Continuando di questo passo, le Terre necessarie a garantirci un rifornimento costante di risorse diventerebbero 2 entro il 2050.
L’Earth Overshoot Day viene calcolato confrontando le risorse biologiche terrestri con il consumo che ne facciamo, in base a questa semplice equazione: (capacità biologica mondiale / consumo ecologico mondiale ) x 365 = Earth Overshoot Day. L’86% dei paesi del mondo vive consumando più risorse di quanto gli ecosistemi entro i confini della propria nazione non possano rinnovare (nel 2012 era l’80%). I giapponesi, per esempio, stanno sfruttando le materie prime di 7 “Giapponi”, gli italiani di 4,4 “Italie”. Mentre i tesoretti dei pochi paesi “creditori” dal punto di vista ecologico, come Brasile, Australia, Indonesia e Svezia, vanno assottigliandosi. Ogni anno l’Overshoot Day si presenta con qualche giorno in anticipo rispetto all’anno precedente. Ma il vero problema è già solo il fatto che si presenta, e che ogni anno lo stiamo ad aspettare.
La ricorrenza di questa data simbolica dovrebbe bastare a farci riflettere sul nostro uso dissennato delle risorse ambientali.
Fonte: Focus.it