Finanziamenti a tasso agevolato per l’efficientamento energetico degli edifici come volano per la ripresa economica
La riqualificazione energetica degli edifici come uno dei punti qualificanti per rilanciare l’economia dell’Eurozona, ridurre le emissioni di CO2 e creare nuovi posti di lavoro.
L’idea è allo studio della Commissione europea, il cui vicepresidente, Antonio Tajani, ha presentato un decalogo con dieci azioni per la crescita e la ripresa. Uno dei punti di queste linee guida prevede un grande piano di finanziamenti a tassi agevolati per incentivare la riconversione dell’edilizia in direzione dell’efficienza energetica.
Risparmio economico e posti di lavoro
“Secondo il piano comunitario – si legge su Italia Oggi – entro il 2020 tutti gli edifici privati dovranno essere a basso impatto, cioè dovranno essere meno energivori, nel senso di consumare meno energia e anche dovranno avere un minore inquinamento ambientale. Per gli edifici pubblici lo stesso obiettivo dovrà essere raggiunto un anno prima, verosimilmente. Ma ora, secondo quanto ha dichiarato ieri Tajani, l’Europa ha deciso di accelerare il raggiungimento di questo obiettivo comunitario. La questione è di primaria importanza anche perché investire nel risparmio energetico significa minore spesa per gli approvvigionamenti di energia. E, al tempo stesso, puntando sulle fonti alternative e le rinnovabili, si creerebbero nuovi posti di lavoro”.
Fondi Bei e prestiti bancari agevolati
L’obiettivo è quello di “mettere a punto un piano che favorisca la ristrutturazione e la costruzione di edifici ad alto risparmio energetico”. Questo piano sarebbe finanziato “con fondi Bei, la banca europea degli investimenti, oltre che con l’utilizzo diverso dei fondi regionali, e con prestiti agevolati delle banche”. “In sostanza – aggiunge ItaliaOggi – come ha spiegato Tajani, per rimettere in moto la crescita con il piano di riqualificazione edilizia si vuole creare nuova domanda senza indebitarsi. La riqualificazione del patrimonio immobiliare delle città d’Europa avverrebbe con finanziamenti garantiti soltanto a chi vorrà investire con l’obiettivo del risparmio energetico”.
Project bond per le infrastrutture
Sul fronte delle infrastrutture, l’UE punta a finanziare le grandi reti di trasporto transeuropee anche attraverso lo strumento finanziario dei project bond, che peserebbero sul bilancio comunitario per 10 miliardi di euro, in aggiunta ai 40 miliardi di euro per le opere pubbliche. La proposta è stata presentata al Parlamento e al Consiglio Ue, ma registra le resistenze della Germania di Angela Merkel.
Fonte : CasaClima