Abstract
Laboratorio di Urbanistica – Polo Coop
Lo stretto legame che intercorre tra il progetto della mobilità urbana ed il progetto della città, ne rende indispensabile un attento studio e approfondimento da parte delle scuole d’architettura.
Un sistema della mobilità, che non tenga conto di importanti fattori come l’impatto ambientale e la necessità di un progetto complesso della città, è destinato al fallimento e all’impossibilità di riequilibrare l’intero sistema urbano.
Il progetto della mobilità deve essere visto come l’ occasione per uno sviluppo sostenibile della città.
Questo è l’obbiettivo alla base della collaborazione tra lo Staff Progetto Piste Ciclabili del Comune di Firenze ed il Dipartimento di Urbanistica dell’Università di Firenze, che si prefigge di promuovere uno studio coordinato, che prevede una ricerca sul campo e l’elaborazione di proposte progettuali.
L’approfondimento di questa tematica, inoltre, offre agli studenti l’opportunità di una concreta risposta progettuale all’interno di un ambito territoriale che vivono, e all’Amministrazione Comunale un contributo di proposte diversificate e innovative, che potrebbero essere concretamente realizzate.
Laboratorio di Urbanistica – Parco Villa Vogel
La ricerca consiste quindi nell’elaborazione di una serie di progetti, calati nelle diverse realtà cittadine, in grado di confermare il ruolo fondamentale che la mobilità alternativa – quella ciclistica ad esempio – ha nella riorganizzazione della città, permettendo di raggiungere una migliore qualità dello spazio pubblico urbano, anche del capoluogo fiorentino.
Nello specifico gli interventi basati sulla mobilità alternativa e sostenibile, consentono di:
- migliorare l’accessibilità urbana;
- restituire ai cittadini spazio urbano sottratto dalla presenza pervasiva di mezzi a motore;
- restituire vivibilità ad aree congestionate e inquinate con la riducendo i flussi di traffico e i relativi valori inquinanti;
- riconnettere aree per lungo tempo non utilizzate e riproporre il recupero di spazi collettivi da riconfigurare come nuove centralità;
- collegare i numerosi punti di intermodalità delle stazioni ferroviarie (“storiche” e “nuove” come quelle della Leopolda e delle Piagge) con il costruendo sistema tramviario metropolitano.