Ex magazzini del sale a Cagliari

Ex magazzini del sale a Cagliari

Relatore: Prof. Arch. Silvio Van Riel
Correlatore/i: Dott. Ing. Luca Lardani
Laureando/i: Daniele Melis
Anno accademico: 2008/2009

Abstract

 

 

 Vista del contesto

INTRODUZIONE

 

Negli ultimi dieci anni le vicende del cosiddetto “Padiglione Nervi” di Cagliari hanno suscitato il vivo interesse dell’opinione pubblica e, conseguentemente, della classe politica locale. Fino ad allora, l’edificio sembrava destinato a definitivo degrado, conseguenza della totale noncuranza da parte delle istituzioni. Le ragioni portate a giustificazione dello stato di abbandono, come capita spesso in Italia, riguardavano l’effettiva titolarità dell’ente gestore dell’edificio. Il Capannone in origine ricadeva nelle competenze delle Saline di Stato di Cagliari, la cui chiusura definitiva aveva determinato il trasferimento del patrimonio del dismesso ente a diversi enti, tra i quali vi è l’Ente Fiera Internazionale della Sardegna, l’Autorità Portuale, il Comune di Cagliari ecc., con il conseguente “scarica barile”.

La recentissima aggiudicazione, in via definitiva, della gara relativa ai lavori di consolidamento e recupero funzionale della struttura2, sembra porre le basi per la soluzione di quello che l’opinione pubblica cagliaritana considera uno scandaloso caso – non l’unico in città, a dire il vero – di gestione scadente del patrimonio culturale e architettonico cittadino.

Una delle inevitabili conseguenze di questa trascuratezza istituzionale è stata la mancanza di sistemazione degli archivi delle Saline di Stato. Attualmente, tutto il patrimonio archivistico relativo alle Saline statali, con una consistenza di ben 884 unità, è stato acquisito dall’Archivio di Stato di Cagliari è (Fondo 442977: Saline di Stato di Cagliari), i cui estremi cronologici sono gli anni 1902 e 1981, quindi perfettamente pertinenti l’oggetto di studio del presente elaborato. Tuttavia, amara è stata la sorpresa al momento di esplorare il fondo. Mancando di un vero e proprio riordino, i documenti risultano confusamente ordinati, anche l’accurata e approfondita investigazione non ha condotto a risultati apprezzabili. Non è stato possibile riscontrare l’esistenza di alcun documento utile ai fini della ricerca. Si tenga conto che parte del patrimonio archivistico è andato perduto a causa del deterioramento dovuto allo scadente stato di manutenzione e conservazione. La carenza di informazioni è tale che anche la paternità dell’opera, data per scontata dall’opinione pubblica cagliaritana e attribuita a Pierluigi Nervi4 non è per niente certa.
Le successive missioni di studio presso il CENTRO STUDI NERVI e presso l’Archivio di Stato di Roma, non hanno fornito ulteriori dati utili allo studio dell’opera considerata nerviana.

Il Magazzino del Sale si trova nella zona meridionale di Cagliari, in una posizione strategica rispetto al contesto urbano. Sorto su un progetto, oramai scomparso, realizzato tra il 1952 ed il 1953 nel margine sud orientale dell’area portuale di Cagliari, il fabbricato si situa sul molo allo sbocco a mare del canale della Palafitta. Presenta una struttura simile ad un altro edificio industriale del dopoguerra, il magazzino dei prodotti chimici dell’ex Montecatini, ubicato ai margini della laguna di Santa Gilla. Il silos è costituito dal volume principale a sezione parabolica. A destra del capannone, in successione si trovano il lungo corpo rettangolare del nastro trasportatore e delle altre attrezzature e strutture necessarie al sollevamento del sale. A sinistra il corpo delle officine e, di fronte all’edificio, la struttura metallica del gruppo mobile con i nastri trasportatori ed elevatori per il carico del prodotto sulle navi ormeggiate.

Il Capannone, ubicato a poca distanza dal centro storico da un lato e dalla zona delle Saline e del Poetto dall’altro, viene a trovarsi al centro di un sistema di luoghi caratterizzati da valenze ambientali e territoriali molto forti, che recentemente sono diventati oggetto di una serie di progetti di trasformazione della città. In stretta prossimità rispetto alla zona portuale e al quartiere Sant’Elia, l’area in cui l’edificio è ubicato assume dunque un ruolo nodale nell’organizzazione dell’assetto futuro della città6. È collocabile, inoltre, nell’area della Fiera, che in virtù della sua posizione strategica, assume un ruolo fondamentale nella valorizzazione ed integrazione del sistema degli spazi pubblici urbani, attualmente carente, divenendo luogo di incontro tra la cintura verde, che in questo punto accompagna l’Asse Mediano, ed il “cuneo verde meridionale”, un susseguirsi di aree verdi che attraversa la città trasversalmente. In tempi recentissimi, il Capannone del Sale potrebbe essere inserito nel costituendo itinerario ciclabile che da Monserrato – parco Terramaini conduce al porto – percorso ciclabile interno alla città, anche in vista di un futuro collegamento con l’asse di piazza Matteotti-Poetto e con la passeggiata lungomare. L’elaborazione di una proposta progettuale per la trasformazione funzionale dell’ex Magazzino del Sale, pertanto, costituisce un’azione strategica di un’ulteriore valorizzazione nell’ambito del progetto più ampio, già avviato, di riqualificazione del quartiere fieristico dell’Azienda Speciale Fiera Internazionale della Sardegna di Cagliari, che per la sua particolare ubicazione, rappresenta un’opportunità fondamentale di ricucitura ambientale di luoghi suggestivi.

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